“Il Pd consente l’aggiunta di digliceridi nell’olio extra vergine d’oliva al momento dell’imbottigliamento per rilevarne la vetustà”. E’ quanto dichiarano in una nota i deputati del M5S della Commissione d’inchiesta sulla contraffazione, commentando la relazione sul tema della contraffazione dell’olio d’oliva.
“La relazione approvata in Commissione – commenta il vicepresidente Francesco Cariello a nome dell’intero gruppo del M5S in Commissione – è la sintesi di un lavoro articolato durante il quale ci siamo confrontati con diverse procure e molti esperti del settore. A nostro avviso, però, la relazione presenta un neo costituito dal fatto che la relatrice, on. Colomba Mongiello del Pd, nel riportare alcune tecniche di analisi emerse in audizione (sezione 7.1.3 della relazione), ha voluto evidenziare un metodo di valutazione dell’invecchiamento dell’olio d’oliva basato sull’aggiunta di marcatori chimici”.
“Questo non è ammissibile”, afferma il deputato Cariello, il quale chiede alla relatrice di “chiarire pubblicamente il senso che l’intera commissione ha fornito al primo capoverso della sezione 7.1.3 ovvero che le attuali tecniche di analisi consentono di valutare l’invecchiamento del prodotto sulla base dei dicliceridi ‘naturalmente’ presenti nell’olio extravergine di oliva e non certo tramite l’aggiunta di altri elementi”.
“Quella parte della relazione – continua – è stata discussa e va assolutamente chiarita perchè, al di là di locuzioni tecniche ed interpretazioni, il rischio reale è che funga da apripista all’inserimento di additivi chimici nell’olio”.
“Il mondo dei produttori olivicoli e degli studiosi – concludono i 5 stelle – è d’accordo con la nostra posizione e quindi non si comprende per quali motivi la relatrice del Partito democratico si opponga alla modifica del testo. Il gruppo del M5S in commissione contraffazione chiede che l’on. Mongiello risponda pubblicamente alle nostre richieste per tranquillizzare non solo noi ma anche i consumatori e i produttori che in questi giorni ci hanno contattato”.