IQ. 22/07/2013 – Non e’ un segreto che le ultime riunioni del Consiglio Affari Esteri dell’UE abbiano esposto delle divisioni su questioni importanti che riguardano gli sviluppi della regione. Sono situazioni complesse, in cui delle divergenze di analisi non sono da escludere a priori. Ma c’era oggi un sentimento comune che dobbiamo recuperare, quello della collegialità nelle decisioni, e della comunanza di intenti.
In questo spirito, ha prevalso la reazione unanime che attacchi di terroristi sul suolo dell’ UE non possono passare sotto silenzio, e senza una reazione. E’ questo il collante con cui si e’ raggiunta un’intesa sul listing dell’ala militare di Hezbollah.
Rimane comunque la preoccupazione per la situazione particolarmente complessa del Libano, che e’ per l’ Italia un Paese importante, in cui siamo da tempo impegnati anche con il nostro contingente in UNIFIL. La Dichiarazione adottata dal Consiglio e dalla Commissione oggi fa stato della determinazione a proseguire i contatti politici, incluso Hezbollah, e le azioni di sostegno economico, con tutti gli attori del Paese. Questo e’ certamente il caso dell’Italia.