IQ. 28/07/2013 – Buongiorno a tutti amici della domenica, sicuramente molti di voi saranno in spiaggia a godersi questo tremendissimo sole, ma fate attenzione alla scottature, io decisamente lo sto evitando pur avendo una pelle che mi permette un’eccellente abbronzatura. Non bisogna mai esagerare, soprattutto quando fa troppo caldo, mi raccomando esponetevi al sole con creme protettive, cappellini, procuratevi i nebulizzatori e bevete tantissima acqua. Scritto questo, passiamo alla nostra rubrica, oggi ho ricevuto delle poesie scritte una da una mamma e l’altra da una nonna, ma con lo stesso comun denominatore:l’amore. Che bella parola, l’amore di una madre per il proprio figlio o quello di una donna per un uomo e viceversa, l’amore di un nonno per un nipote o quello di una persona verso il suo migliore amico, ma sempre l’amore, ciò che da la forza alle umane genti. Riporto le due poesie di Ilaria e Giovanna premettendo che sono state scritte con delle semplici rime baciate e incrociate, ma ricche di sentimento:
SENZA VEDERTI PER TANTE ORE
E’ QUALCOSA CHE UCCIDE IL MIO PICCOLO CUORE.
TRA LE MI AMICHE SEI LA MIGLIORE
DEVO ABBRACCIARTI MIO GRANDE AMORE
QUANDO FINISCO DI LAVORARE
A CASA CORRO IMMEDIATAMENTE
IL SOLO PENSIERO DI POTERTI ABBRACCIARE
E ATTACCARTI AL MIO SENO E’ TRAVOLGENTE.
Naturalmente queste rime sono quelle della “mamma”, ora leggeremo quelle della “nonna” che sono tutte …baciate:
C’HO ER CORE BALLERINO, TANTE VORTE BIRICHINO
CHE MO’ S’E’ APPASSITO PE’ ‘N GRANDE AMORE PICCOLINO
IO GLIELO DICO SEMPRE: NUN TE NE ‘ANNA’
RESTA CO’ ME CHE TE VOJO SCARDA’
VORREI LA MIA STELLINA
AL MIO FIANCO OGNI MATTINA
COSI PURO ER MIO RISVEIJO
SARA’ DORCE E TANTO MEJO
COSI ER CORE BIRICCHINO
SE CARMA E FA’ ‘N’INCHINO.
Dopo queste dolcissime rime vorrei pubblicare qualcosa scritto dal nostro poeta, maestro Dott. Brozzi, ma oggi vorei farvi leggere una delle sue prime poesie, anche per mettervi a vostro agio cari dolcissimi lettori che mi sopportate ogni giorno, a volte mi domando come fate, io non mi sopporto più. Mio marito vi consiglierebbe di spegnete il pc e non leggere cio’ che scrivo, aggiungerebbe che potrei contagiarvi….ma non è cosi cari amici, sono io che ormai sono stata contagiata da voi, perchè in fondo siete voi i latori di questo mio essere oggi, sapere che ci siete mi rende felice, un pò meno essere stata “abbandonata” dal nostro Doc, ma so cavarmela.
NE LA VITA CEN’HO UNO DE BISOGNO
QUELLO DE CONTINUA’ A CAMMINA’ NER SOGNO
PERCHE’ E’ PROPIO LUI ER PANE DE L’AMORE
E SI ME LO ‘MPEDITE, ARJPIATEVELO ‘STO CORE
CHE CE FACCIO DE L’ORO E LA RICHEZZA,
SI SENZA AMORA ME TOCCA NOTA’ NE LA TRISTEZZA?
Come potete notare amici carissimi, tutti iniziamo scrivendo delle semplici rime e poi c’e’ chi come il Dott. Brozzi riesce ad arrivare a comporre sonetti. Anch’io ho iniziato con delle semplicissime rime foniche per passare a rime semplici o ai sonetti:
TRATTENERE GLI UOMINI MAI SI POTRA’
NON SONO NATI PER LA LIBERTA’
VA PER LA TUA STRADA AMICO MIO
IN MOLTI LETTI RIPOSARTI DEVI
MOLTE DONNE PRENDERAI PER MANO
SENZA TROVARE L’AMORE CHE CREDI
MA DOPO IL TUO VAGARE
DA ME PUOI RITORNARE
TI VOGLIO TANTO BENE, AMICO MIO SINCERO
LA TUA TRISTEZZA E’ MIA E NON TI LASCIERO’…
Cari fantastici amici della domenica, spero di non avervi annoiati e anzi, di avervi stimolati a scrivere dei versi insieme a noi, vi aspetto domani sulla rubrica PROFESSIONE NONNI per affrontare il problema di una nostra carissima amica ed aiutarla, almeno moralmente.Vi invio un abbraccio virtuale ringraziando il nostro direttore che ci mette a disposizione questo macroscopico spazio vitale sul suo giornale telematico ogni giorno per farci ancora sorridere insieme. A domani amici cari, io ci sarò sicuramente, il nostro maestro non so……oramai si è dato alla campagna……