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Botta e Risposta del Dott. Brozzi

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poesieIQ. 04/08/2013 – Buongiorno cari amici della domenica, sembra che oggi vivremo la giornata più calda dell’estate, mi raccomando per chi va al mare, coprite la testa con un cappellino ed usate creme protettive. Oggi vorrei allietarvi la giornata con uno scritto molto bello e commovente che il Dott. Brozzi ha scritto ieri per il compleanno della sua mamma, una donna meravigliosa che ho avuto la fortuna di conoscere e apprezzare gia dalla mia più tenera eta’.

Infatti con il il Dott Brozzi siamo cresciuti insieme a Roma, in zona Torrevecchia per essere esatti, c’era anche Anna Maria, la sua adorata sorella che ci ha lasciati da diversi anni ormai…. eravamo “i ragazzi del bar Amerigo” di Via Solivetti, quando ancora le persone si amavano ed erano “uno per tutti e tutti per uno”,

Molti dei miei amici hanno continuato il percorso insieme non perdendosi mai di vista, alcuni si sono sposati tra loro, io invece io li ho ritrovati da poco avendo cambiato città.

Ma in questi trent’anni anche senza vederli, li ho avuti al mio fianco insieme ai ricordi più cari, in un posto del mio cuore che non sarà mai di nessun altro, come sarà sicuramente capitato anche a voi amici.

Tra i miei ricordi ancora vivi è rimasta anche Ida, la mamma del dottore perchè era considerata un pò la madre di tutti dal momento che gestiva un banco nel mercatino rionale e il sabato pomeriggio, tutti noi lo passavamo seduti al bar adiacente o seduti “sul muretto” posto di fronte e, arrivata la sera, molti le davano una mano a far tornare il carretto dove veniva posizionata la merce, nel piccolo box o rimessa che dir si voglia., noi tutti siamo cresciuti con le “banane” della “sora Ida” ma anche con i suoi insegnamenti, era una “mamma a portata di mano”, sempre disponibile, ma ora che l’ho ritrovata, spero di non perderla più di vista.

Ma passiamo al racconto del Dott Brozzi di cui ho fatto la prefazione, oggi non sarà una sua poesia ad allietarvi la giornata, ma semplici parole dettate dal cuore di un semplice uomo di quasi sessant’anni, un uomo che ha raggiunto i suoi traguardi lottando come noi tutti:

3 AGOSTO 1931

OTTANTADUE ANNI FA NASCEVA UNA BAMBINA DI NOME IDA, MIA MADRE, ERA CRESCIUTA SENZA NIENTE, COME QUEI FIORI CHE NASCONO DALLA ROCCIA, NEL FREDDO E AMATI SOLO DALLA LORO MADRE. IDA HA LAVORATO TUTTA LA VITA “FACENDO SCHIUMA COME I SOMARI” PER FARE IL VERSO A CIO’ CHE DICE SEMPRE LEI. GRAZIE A QUESTO E’ RIUSCITA A FAR STUDIARE I SUOI DUE FIGLI, MARIO ED ANNA MARIA.

TUTTI LA CHIAMAVANO “SORA IDA, ‘A BANANARA” PERCHE’ VENDEVA LE BANANE AL MERCATO DI TORREVECCHIA, DOVE SONO CRESCIUTO CON I MIEI AMICI. UNA STORIA COME TANTE, LA STORIA DEI NOSTRI GENITORI, LA GENERAZIONE CHE HA DATO VITA ALLA NOSTRA, MA AL “CONTRARIO” PERCHE’ QUELLA GENERAZIONE NON AVEVA NULLA, SOLO AMORE.

ALLORA IMPERAVA IL SOLIDARISMO, QUANTO OGGI L’EGOISMO, IO GRAZIE A QUELLA GENERAZIONE DI SACRIFICI E SOLIDARISMO, CON CAPARBIA, OSTINAZIONE, DEDIZIONE E TANTI SACRIFICI, SONO QUELLO CHE DA BAMBINO SOGNAVO DI DIVENIRE INCARTANDO LE BANANE AI CLIENTI DI MIA MADRE: IL DOTT. BROZZI, IL MEDICO DELLA ROMA…UN ALTRO DEI MIEI GRANDI AMORI!

OGGI NON SAPREI DIRVI SE UN BAMBINO COME ME,RIUSCIREBBE NELLA MIA IMPRESA, QUESTO PERCHE’ IO NON SONO STATO FORTE E CORAGGIOSO COME E QUANTO LO SONO STATI I MIEI GENITORI.

LORO HANNO LOTTATO PER DARE UN FUTURO DIVERSO AI FIGLI E PROPRIO LORO SONO STATI I VERI “STATISTI” DI QUESTO PAESE, NOI ABBIAMO LAVORATO IN PROPRIO PENSANDO, OGNUN PER SE’, CHE UN GIORNO LI AVREMMO POTUTI RISCATTARE.

PURTROPPO ABBIAMO PERSO, ABBIAMO SBAGLIATO, SE E’ VERO CHE UN GIOVANE SU DUE E’ SENZA LAVORO, NOI STIAMO DIVORANDO I NOSTRI FIGLI COME TANTI NOVELLI “CONTE UGOLINO” NELLA DIVINA COMMEDIA, RICORDATE? ” LA BOCCA SOLLEVO’ DAL FIERO PASTO QUEL PECCATOR FORBENDOLA A CAPELLI DEL CAPO CH’ELLI AVEA NEL RETRO GUASTO…”

CHI SI OCCUPERA’ DEI VECCHI SENZA I GIOVANI?

UN RINGRAZIAMENTO A TE MAMMA, COME VEDI OGGI NON MI VERGOGNO PIU’ DI ESSERE “ER FIJO DE ‘A BANANARA”: GRAZIE MAMMA.

MA SPERO CHE UN GIORNO ANCHE TUTTI I NOSTRI FIGLI SI SENTANO DI SCRIVERE LE STESSE COSE CHE STO SCRIVENDO IO A MIA MADRE, QUESTO SIGNIFICHERA’ CHE ANCHE NOI AVREMO VINTO, COME IDA, LA NOSTRA PERSONALE MEDAGLIA D’ORO, QUELLA CHE DONA UN FIGLIO ALLA PROPRIA AMATA MADRE, ESATTAMENTE QUANTO IO OGGI LA DONO A IDA E QUANTO IO OGGI AMI MIA MADRE.

OGGI IO SONO “SORA IDA ‘A BANANARA”

TANTI AUGURI MAMMA

Sempre tuo, Mario

So che leggendo queste righe vi siete commossi e come si conviene su BOTTA E RISPOSTA la domenica, andiamo ad analizzare le rime di questa poesia dettata dal cuore, gia so che vi starete domandando dove sono. Leggete bene dolcissimi amici di questa afosa domenica: ogni pensiero fa rima con l’altro, quindi “rime baciate” ma non sono facili da trovare perchè quando si scrive di una mamma si avvertono i suoi baci, quelli di quando eravamo piccoli.

Ci sono “rime incrociate” perchè il sentimento si alterna all’amore che abbiamo per la nostra mamma con quello per chi ha condiviso con noi la giovinezza.

Leggo anche delle “rime alternate” perche’ il soggetto è un genitore che potrebbe essere il nostro o addirittura noi stessi

E poi vedo anche tantissime “rime incatenate” perchè il comune denominatore di ogni parola è legato all’altro con tanto amore, quello di un figlio verso la sua mamma.

Vedete amici miei, quando si scrive l’amore, qualunque esso sia si legge ciò che vogliamo leggere, soprattutto quando il latore di uno scritto è una madre. Provate a scrivere una frase dedicata alla vostra mamma, noterete che nonostante non faccia rima, leggendolo avvertirete la stessa fluidità che si avverte quando si legge una poesia, perchè scritta con il cuore……e cuore fa rima con amore. Finisco qua la mia rubrica e vi invio un grande abbraccio virtuale salutando in modo particolare tutti i figli della “sora Ida”, tutti coloro cioè che sono cresciuti come me e il Dott Brozzi con le sue banane e che commossi hanno le hanno inviato i loro personali auguri sulla bacheca di quest’ultimo! Tanti auguri a mamma Ida.

nonna ciona

Brozzi

 

 

 

 

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