IQ. 09/09/2013 – E’ stato liberato il corrispondente del quotidiano La Stampa in Siria, il giornalista Domenico Quirico.
Di lui si erano perse le tracce il 9 aprile. “Sì, ho avuto paura”, ha detto poco dopo l’arrivo all’aeroporto di Ciampino. “Non sono stato trattato bene”, ha aggiunto il reporter. Quirico, in buone condizioni anche se stanco, è sceso dall’aereo ed ha abbracciato il ministro degli Esteri, Emma Bonino.
In questi cinque mesi “ho vissuto come su Marte”, isolato dal mondo esterno, ha detto inoltre l’inviato di guerra 62enne, liberato insieme al belga Pier Piccinin. Alla domanda di un cronista che gli ha chiesto se avesse avuto notizia della veglia di digiuno del Papa, Quirico ha risposto di aver sentito qualcosa. L’inviato ha inoltre detto di aver a malapena saputo che in Italia era cambiato il presidente del Consiglio.
“La rivoluzione mi ha tradito” – “Ho cercato di raccontare la rivoluzione siriana, ma può essere che questa rivoluzione mi abbia tradito. Non è più la rivoluzione laica di Aleppo, è diventata un’altra cosa”, ha dichiarato il giornalista italiano in una breve battuta con i giornalisti che lo attendevano all’aeroporto subito dopo l’atterraggio. Alla domanda di come fosse stato trattato durante la prigionia, Quirico ha abbozzato un sorriso ironico e ha detto “non bene”. Le sue condizioni di salute e psicologiche appaiono comunque ottime. Quirico trascorrerà la notte a Roma. Poi sarà interrogato dagli inquirenti e raggiunto nella Capitale dalle figlie e dalla moglie.