IQ. 19/09/2013 – Buongiorno gente mia che pensate, oggi fare l’impunito, termine usato nella Roma di un tempo allorquando qualcuno si “impuntava” pervicacemente su qualcosa, gli altri lo appellavano dicendogli “a ‘npunito!”
Quanti significati puo’ avere una parola, forse chissà, è per questo che noi italiani incontriamo tali e tanti problemi d’interpretazione e grazie alla nostra proverbiale creatività, ciascuno elabora quello più consono a se stesso.
Cosi ho scritto poche righe vernacolari, tanto per scherzarci su e magari fare anche qualche riflessione e riscaldarci gli animi, nonostante il sole oggi abbia fatto capolino, ve ne faccio dono in segno di amicizia chiedendomi e chiedendo a chi può rispondere, come potrà il popolo liberarsi di tutte quelle persone insipienti che ci governano e che fanno uso della “signora parola” in modo sbagliato
l’OMO ‘MPORTANTE L’ARICONOSCI FACIRMENTE
PARLA POCO E FICCA BENE, SO’ LI QUAQUARAQUA’
QUELLI CHE INVECE NISSUNO RIESCE A ‘ZZITTA’
PE VIA DE QUA’ REGOLA, CHI PARLA TANTO NUN DICE GNENTE
DA QUEI PORELLI NISSUNO S’ARIESCE A LIBERA’
MA NEMMANCO LI POI DA DEFINI’ MALAMENTE
SEMMAI FANNO PENA PARLANNO UMANAMENTE
SPECIE QUANNO SE SCANZENO, TIRANNOSE IN LA’
“LA PAROLA” DA SIGNORA, S’E’ ORMAI IMMIGNOTTATA
‘STA VIZZIOSA ORMAI PARPEGGIATA DA NONSOQUANTI
PURO DA CHI ALL’USO NUN SAREBBE ABBILITATA
DA ‘STI BONI SOLO PE’ LORO, CHE SO’ ‘NA COSA INDEGNA
MA CHE LO STATO MARVAGIO LI SPACCIA PE SANTI
SE SEI ESPERTO, DIMME COME ER POPOLO SE DISIMPEGNA
Affettuosamente Mario Brozzi