IQ. 19/09/2013 – Operazione Black out
Nelle prime ore del mattino la Polizia Giudiziaria di Brindisi ha eseguito diverse misure cautelari personali e reali disposte dal G.I.P. del Tribunale di Brindisi su richiesta di questa Procura della Repubblica, al termine di complesse indagini che hanno fatto emergere gravi profili di illiceità nella realizzazione, in forma associativa, di estesi parchi fotovoltaici nel territorio di Brindisi, (che hanno interessato una superficie di circa 120 ettari), con anche l’indebita fruizione di contributi pubblici per diversi milioni di euro.
Le persone indagate
Sono indagate 24 persone, di cui 4 donne e 5 cittadini spagnoli, nonché 8 società a responsabilità limitata. Dieci persone indagate sono state attinte dalla misura cautelare personale della custodia in carcere e due dalla misura cautelare personale degli arresti domiciliari.I fatti contestati
Viene contestato agli indagati di avere costituito una associazione per delinquere allo scopo di realizzare nel territorio di Brindisi 27 parchi fotovoltaici della potenza complessiva di circa 37 MW per una estensione di circa 120 ettari ed un valore di 150 milioni di euro frazionandone artificiosamente la proprietà, che veniva attribuita a società di comodo, per eludere la normativa che sottoponeva ad autorizzazione regionale la realizzazione di impianti di potenza superiore ad 1 Mw, e fruire così indebitamente degli incentivi economici previsti dalla legge. L’intera operazione ha comportato una massiva modificazione della destinazione agricola dei suoli interessati in violazione della normativa sulla programmazione urbanistica del territorio e sulla tutela dell’ambiente.
La qualificazione giuridica dei fatti
Sono stati contestati i seguenti reati:
associazione per delinquere;
reati urbanistici e ambientali per avere realizzato gli impianti senza autorizzazione regionale e senza autorizzazione paesaggistica;
reati urbanistici per avere realizzato una lottizzazione abusiva, con trasformazione urbanistica illecita del territorio, mediante la stipula di 21 contratti di locazione dei suoli di durata 20ennale (equivalenti alla durata tecnologica degli impianti);
reati di falso per avere falsamente attestato al Comune di Brindisi ed al Gestore dei Servizi Energetici la conformità degli impianti alla normativa urbanistica e la loro ultimazione entro la data del 30.12.2010, allo scopo di fruire dei maggiori incentivi economici pubblici di cui al secondo conto energia che prevedeva tariffe incentivanti maggiori rispetto ai successivi conti;
reati di indebita percezione di incentivi da parte dello Stato,
nei confronti delle società illeciti amministrativi da reato a seguito della indebita fruizione delle pubbliche erogazioni;
Le misure cautelari reali
E’ stato disposto il sequestro preventivo di tutti gli impianti fotovoltaici in questione;
E’ stato disposto il sequestro per equivalente, finalizzato alla confisca delle somme pari ai contributi pubblici percepiti (circa 7 milioni di euro) sia nei confronti delle persone fisiche che delle società, responsabili in via amministrativa.
Sarà immediatamente informato il Gestore dei Servizi Energetici, al fine di avviare la procedura di sospensione degli incentivi non ancora erogati pari ad euro 303 milioni.
Le indagini
Sono state svolte dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Brindisi, dai Carabinieri del NOE di Lecce e dal Corpo Forestale dello Stato, ciascuno in ragione delle specifiche competenze, con una sinergia che, grazie anche al coordinamento svolto dalla Procura della Repubblica di Brindisi, ha moltiplicato l’efficacia e l’incisività degli accertamenti.
In particolare:
il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Brindisi ha eseguito l’ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti dei 12 soggetti attinti ed il sequestro preventivo, finalizzato alla confisca per equivalente, delle somme e di n. 3 impianti fotovoltaici del valore pari ad €. 16.000.000.
il Noe dei Carabinieri ha eseguito il sequestro preventivo di n. 21 impianti fotovoltaici;
il Corpo Forestale dello Stato ha eseguito il sequestro preventivo di n. 3 impianti fotovoltaici
Sono stati utilizzati vari strumenti investigativi: acquisizione ed esame di corposa documentazione, consulenza tecnica urbanistica, acquisizione di rilievi aerofotogrammetrici, indagini tecniche.