IQ. 27/09/2013 – Buongiorno cari dolcissimi e deliziosi colleghi nonni, mi auguro che abbiate passato questi giorni trovando anche il tempo di distendervi un pochino, perché a me non è toccato quasi mai….non a caso ho dovuto smettere di scrivervi (per la felicità del mio capo Bardoscia, che credeva di essersi liberato di me) e allora eccomi di nuovo tra voi.
Con la riapertura delle scuole e degli asili, vedo mia nipote Laura molto meno rispetto a prima, ormai è una signorinetta ed inizia ad avere le sue amichette del cuore, cosi a volte il pomeriggio mi trovo sola con Gaia che in questi giorni inizia a camminare da sola. Il lavoro di nonna mi ha assorbita molto anche perché, cosa che le mie due figlie dimenticano spesso, io ho ancora “una famiglia” nel senso che ho in casa il loro fratello che ha ventitré anni e che giustamente devo accudire come si conviene ad una madre.
Eppure sono passati oltre cinque anni da quando svolgo quella che io definisco una “professione” e mi sembra ieri, quando in sala parto, tagliai il cordone ombelicale a Laura……sicuramente una tra le più belle esperienze della mia vita passata, ora lei ha bisogno di stare con i suoi coetanei anche perché nell’ultimo anno di asilo avviene l’inserimento per la prima elementare, certo quando stanno insieme, lei e Gaia, mi fanno stancare non poco, ma le vedo felici. Peccato che la differenza di età non permetterà loro di proseguire insieme il percorso scolastico che viceversa Gaia inizierà tra due anni , quando la cuginetta frequenterà già la seconda elementare, ma forse anche allora giocheranno a “mamma e figlia” come fanno ora.
Non potete capire come risulta simpatica la situazione, quando Laura parla a Gaia come fosse sua figlia e le dice di fare cose che lei non vorrebbe mai fare, tipo pettinarsi i capelli, ieri sera sono arrivata all’esasperazione, le avevo preparate entrambi per uscire, quando Laura ha rifiutato di farsi sistemare i suoi lunghi capelli castani, più io insistevo, più lei alzando la voce mi diceva che andavano bene spettinati….alla fine ha vinto lei, siamo uscite e poi per la strada sono riuscita a convincerla, meno male perché nessuno mi avrebbe salvata dalle urla di mia figlia,la quale non sopporta di vedere la sua spettinata e quando succede se la prende con me.
So già colleghi nonni, quello che starete pensando, che dovrei mettere sull’attenti mia figlia e ricordarle di avere un minimo di rispetto per me che l’aiuto a tenere Laura, ma per questo non sono mai stata abbastanza abile, lo faccio con qualsiasi persona, vivo e lascio vivere, comprendo il carattere di tutti e giustifico sempre le reazioni di ognuno, ma il mio non è finto buonismo, lascio perdere altrimenti dovrei arrabbiarmi ogni volta più di quanto non succeda di già e quando capita non trovo nessuno disposto a giustificarmi.
Ora vado da Gaia che è arrivata e sta giocando con le sue tazzine di plastica, mi ha appena chiamata offrendomene una, chissà cosa vuol farmi bere……sicuramente non il caffè amaro che mi appresto a gustare….vi lascio al vostro lavoro colleghi nonni e spero di ritrovarvi domani poichè, avendo appena ricevuto un messaggio da una nostra lettrice, penso che dovremo affrontare un nuovo argomento sui nostri nipoti. Un sincero abbraccio virtuale.