IQ. 07/10/2013 – Buon pomeriggio cari deliziosi colleghi nonni, mi auguro vi siate riposati in questi due giorni, io non sono riuscita a scrivere le nostre rubriche tanta è la tristezza che si è impadronita di me per i fatti accaduti a Lampedusa e anche perchè ho avuto da fare per organizzare la presentazione del libro del mio caro amico Mario Brozzi, una persona eccezionale che ha sempre meritato, fin da quando ero piccola, tutta la mia ammirazione.
Mi riferisco sempre al suo primo libro, la copertina del quale appare ogni volta sulla rubrica BOTTA E RISPOSTA e che il nostro direttore ha scelto per quest’ultima, ritenendolo tra l’altro un ottimo lavoro. Cosi sabato finalmente l’ex medico della AS Roma era qua a Latina a passeggiare prima per le vie dalla città e dopo in una apprezzatissima libreria dove ha dato dimostrazione di essere una persona molto attenta alle problematiche altrui.
Io cari colleghi prediligo ancora la lettura su carta ed ho trasmesso questo piacere anche ai miei figli nonché alla mia nipotina Laura, che ben vengano i computers e l’informatica, ma quando una persona si vuole isolare e calare nel proprio io godendosi un momento di meritato riposo fisico e mentale, cosa c’è di più bello se non la lettura di un bel libro?
Una cosa che ho sempre detto ai miei figli e che ripeto a tutti, il libro per essere letto va comprato da noi stessi, non mi riferisco ad un libro ricevuto in regalo, ma a quelli che normalmente l’autore stesso firma e regala durante la presentazione, io partecipo spesso alle presentazioni dei libri, ma chiedo sempre di pagarli, è importante perchè da quel momento io mi sento padrona del suo contenuto. Lo faccio mio insomma, io per esempio ho l’abitudine di evidenziare le frasi che mi colpiscono oppure i passaggi che mi interessano, dico sempre a Laura che i libri sono personali, come il letto.
Io sono del parere che come il letto raccoglie i nostri sogni e ci protegge dal buio della notte, cosi un libro ci dà modo di ragionare o pensare a cose che ci sfuggono nella vita di tutti i giorni, per questo morivo ritengo che vadano rispettati entrambi, non trovate cari colleghi?
Cosa c’è di più bello del mettere a letto un bimbo in una fredda sera d’inverno, sistemargli bene il cuscino, avvolgerlo in una calda coperta e poi leggergli un libro di fiabe, di quelli con le immagini, per coinvolgerlo maggiormente ed aspettare che socchiuda prima e chiuda dopo le palpebre, addormentandosi ascoltandoci?
Io personalmente vivo la stessa identica sensazione, dopo essermi preparata per la notte, infilata sotto le coperte e aver letto qualche pagina per scivolare nel sonno e risvegliarmi il giorno dopo con le immagini dell’ultima scena letta e immaginata. Cari colleghi nonni, leggere davanti al computer o un tablet non è la stessa cosa, con il libro il contatto è diretto, sembra di accarezzarlo ogni volta che voltiamo pagina ci lasciamo prendere dall’emozione.
Questi sono insegnamenti che toccano a noi nonni,ormai i nostri figli devono lavorare e dedicano sempre meno tempo ai loro bimbi e cosi ci siamo noi sempre pronti ad accoglierli tra le nostre braccia leggendo loro una bellissima fiaba. Vi lascio al vostro lavoro deliziosi colleghi e….buona lettura. Un abbraccio virtuale
nonna ciona