IQ. 13/10/2013 – Benvenuti sulla nostra rubrica, cari deliziosi colleghi nonni, sapete che rivedendo alcune mail, ho notato che vi scrivo ormai da quattro mesi……pensate che vi ubriaco di parole da più di centoventi giorni e il mio capo ancora mi sopporta! A proposito del capo, Pietro Bardoscia, ho scoperto che ha un animo gentile…ha pubblicato la foto della sua adorata nonnina con Otto in braccio.
Vi starete chiedendo chi è Otto, ebbene colleghi nonni, è il cagnolino del nostro direttore, veramente delizioso, a vederlo sulle gambe di nonna Peppa mi sono commossa, ieri come sapete ero a Roma per nonna Nike e l’ho trovata come nonna Peppa nella foto, solo che al posto del cagnolino, aveva sulle gambe una morbidosa copertina di pile che le regalai io tempo fa, ma ogni volta mi emoziono.
Pensate che ieri nonna Nike, rivolgendosi al suo folto pubblico di vecchiette, tutte pronte per la colazione, si è messa a raccontare del giorno della mia nascita, anzi della notte direi, poichè ho visto la luce alle 23,45 dell’ultimo venerdi del mese di ottobre, che poi non ho capito quale luce c’era a quell’ora, fatto è che io sono nata nella clinica dove ora vive mia nonna.
La clinica, situata nella zona di Roma dove sono anche cresciuta, era un reparto di maternità e, cosa curiosissima, appena arrivata a nonna era toccata la stanza che 55 anni or sono era…..la sala parto, dove ho anche aperto bocca appena nata, peccato però che non l’abbia più chiusa, avrei fatto la felicità di molte persone che mi detestano…..
Viceversa, proprio perché sono una chiacchierona, ieri, durante il racconto di nonna si è creato un momento di allegria al quale hanno partecipato volentieri anche il fisioterapista, capitato li per portare con se una paziente e il portantino che distribuiva la colazione.
Dovete immaginare, cari colleghi, per chi lo conosce, un racconto fatto in ciociaro, chiamasi cosi la lingua parlata da mia nonna fin dalla nascita ed alla quale non ha mai voluto rinunciare pur essendo vissuta a Roma per sessant’anni! Dunque sembra che nonna Nike abbia rifiutato di stare in quella stanza del primo piano per passare ai piani alti, perchè le ricordava la mia nascita, pare che abbiano aspettato dodici lunghe ore…….devo dire però che il risultato non è male.
Insomma nonna Nike ci ha raccontato che vicino la mia mamma c’era una signora che aveva partorito un maschietto e che uscita dalla sala parto ha iniziato ad urlare “non me lo cambiate con la femmina”. sembra che a quel punto nonna si sia voltata e mandandola quel paese, ma sempre in ciociaro, le abbia risposto che a lei i maschi non servivano, era meglio una bella femminuccia.
A quel punto abbiamo iniziato a ridere perchè un’altra nonnina si è risentita del parolone detto da nonna e ha battuto la ritirata, sapete nonna Nike cosa ha fatto? Ha mandato anche lei a quel paese, ma sempre in lingua ciociara….a volte penso che le persone anziane debbano stare con i loro simili, per fortuna oggi esistono le strutture adatte, sta di fatto che rivedere la foto di nonna Peppa stamattina mi ha commossa perchè anche mia nonna viveva in casa fino allo scorso anno……purtroppo però anche mia madre e mio padre si sono invecchiati e non potevano più tenerla perchè a volte cascava per terra, d’altra parte ha quasi cento anni, ma vi assicuro che tra tutte le nonnine che vivono con lei, è quella che comanda e si fa anche rispettare.
Cari colleghi nonni, vi lascio al vostro lavoro e vi aspetto domani sulla rubrica BOTTA E RISPOSTA insieme al Dott. Brozzi, mi raccomando non mancate al nostro appuntamento domenicale ma soprattutto, non vi vergognate a scrivere direttamente le vostre rime tra i commenti, affinché tutti possano leggerle subito invece di aspettare che io le inserisca in rubrica dopo averle ricevute tra i messaggi. Momentaneamente, scrivere poesie non viene tassato, meno male. Un abbraccio virtuale a tutti voi ed uno in particolare alla nonnina del nostro direttore.
nonna ciona