IQ. 22/10/2013 – Buon pomeriggio gente mia che pensate, leggendo la costituzione “riscritta” dalla mia amica di sempre Laura, ho fatto delle amare considerazioni, il motivo è che si tratta di un compromesso tra due visioni del mondo totalmente opposte, la nostra costituzione è stata ricalcata da Benedetto Croce sul modello della Costituzione tedesca di Weimar, che aprì la strada al nazismo. Gli interventi di modifica fatti nei quasi settanta anni di vigenza, l’hanno peggiorata notevolmente. Ma il guaio è che la nostra Costituzione ha dato tutto il potere ai partiti che sono nient’altro che delle associazioni private sottratte ad ogni controllo da parte di chiunque. Se poi la si legge articolo per articolo ci si accorge che è piena di errori e di ingiustizie. Perciò la colpa di quello che avviene è dei politici e della nostra Costituzione, che si presta ad essere adattata alle intenzioni dei disonesti. Su questo argomento si potrebbe scrivere all’infinito, ma non lo farò e mi limiterò a farvi dono di un mio sonetto
Titolo: “Infine, na fetta de Popolo sì, ma maturo!”
Come se fà difficile sto nostro vocabbolario
Parole sconosciute: integrazzione, interdizzione …
Ma’a quelli come me, pure si’n sò mario
Je n’aricordo una, Cristiana: “raccomannazzione!”
A Te mio ex Popolo Sovrano quanto vario
St’addomesticati lari de la Costituzzione
Stanno mettenno in mano un volatile aviario
Prima da pjallo o’devi interpretà: “Restituzzione!”
Dispiace n’se sà quanto pe chi’n capisce
Scrive è sì un bisogno p’accarezzà un sogno
Che fa’accontetà pure solo si stupisce
Si’n fosse che qui in gioco c’è er futuro
Che a differenza de l’eternità contjè‘er bisogno
Pe soddisfà di cui ce vò sì n’Popolo, ma maturo!
Affettuosamente Mario Brozzi