IQ.19/11/2013 – Grande successo del Genio Luigi Cecchi in arte Bigio autore di Drizzit che rappresenta il suo personaggio più famoso (Il Tesoro del Drago è la sua prima collaborazione con Shockdom.), di Author e di Giggi il Pollo (le Vignette in esclusiva solo per Informazione Quotidiana), alla Fiera del Fumetto a Lucca.
A due settimane dalla chiusura di Lucca C&G 2013 riportiamo idati sulle vendite avvenute durante i 4 giorni della manifestazione.
Ebbene sono stati 2500 i volumi venduti da Bigio, così suddivisi: 750 di Drizzit: Origini e 750 di Drizzit: L’Amore è un carnotauro rosa, andati esauriti; 1000 copie fra le altre raccolte.
Informazione Quotidiana lo ha intervistato:
1) Come ti sei avvicinato al fumetto? Hai frequentato una scuola?
No, nessuna scuola. Scarabocchio da sempre. Ai tempi del liceo frequentai per un anno un corso di disegno tenuto da un maestro della scuderia Bonelli, ma tutto quello che imparai fu più spirituale che tecnico. Compresi cosa significava fare fumetto, disegnare su commissione, ricevetti le prime dritte su come entrare nell’ambiente. Ma poi all’università scelsi di studiare Biologia.
2) Tra i tuoi fumetti, Drizzit è quello che sta riscuotendo maggior successo. La saga di Drizzit avrà una conclusione? E se sì, hai in mente altre parodie?
Innanzitutto non considero Drizzit una parodia. Come ribadisco sempre, i personaggi di Drizzit sono parodie, il protagonista e anche altri, ma la storia non lo è se non in piccoli punti. Anche se sono sicuro che molti lettori approdino sulla pagina di Drizzit attirati dal fatto che il protagonista è una parodia di Drizzt Do’Urden, famoso personaggio dei romanzi fantasy di R.A. Salvatore, credo che basti leggere una manciata di strisce per rendersi conto che dentro il mio fumetto ci sono riferimenti a numerosi manga, cartoni disney, videogames, giochi di ruolo. Quello da cui traggo ispirazione per il mio fumetto è un calderone di tutta la mia cultura fantasy, e prima o poi anche Drizzit finirà. Per la precisione, non vorrei spingermi troppo in là… arrivare a un punto in cui il fumetto diventi noioso e ripetitivo. Forse 2000 strisce sono una buona approssimazione della durata di Drizzit, il che significa (considerato che siamo vicini alla striscia 1000) almeno altri tre anni di pubblicazione. Poi certamente mi dedicherò ad altri progetti, ma ancora non so bene a cosa.
3) Leggeremo mai un tuo romanzo o rimarrà solo fonte di battute fra Talia e l’Autore?
Lo spero! Ma al momento sembra che la mia carriera come fumettista abbia più futuro di quella come scrittore. Che poi è proprio quello che racconto in The Author.
3) Hai mai delle crisi creative? Se sì, come le risolvi?
Non so se si può parlare di crisi creative, ma ci sono dei momenti in cui non ho voglia di disegnare e non lo faccio. Per fortuna sono solo una piccola porzione del mio tempo, visto che nella maggior parte della giornata sono affetto da una specie di frenesia nel disegnare. Soprattutto per quanto riguarda Drizzit e The Author, le idee che ho su come il fumetto dovrebbe procedere sono sempre molto più avanti rispetto a quello che riesco a disegnare. Sono ancora in una fase di entusiasmo creativo, diciamo. Il discorso con Giggi il Pollo è diverso, in quanto si tratta di satira ed è quindi necessario un perenne aggancio con l’attualità. Devo ammettere che molto spesso mi interrogo su quanto io sia portato per questo tipo di fumetto, ma sembra che anche lui nel sui piccolo riscuota successo, quindi continuerò a disegnarlo.
4) Ti sei mai ispirato a qualcuno (amico, conoscente, tizio visto da qualche parte) per il carattere o l’aspetto di un personaggio?
Preferisco evitare di farlo, non voglio gettare del fumetto la mia vita. Disegnare fumetti per me è una forma di evasione, non è piacevole ritrovarci dentro amici o conoscenti della mia vita reale. Però chiaramente non posso fare a meno di prendere spunto da eventi e situazioni che mi sono accadute realmente, soprattutto per quanto riguarda gli episodi di The Author.
5) In Drizzit è fortemente presente la componente di sarcasmo sui giochi di ruolo (Dungeons & Dragons e simili), qual è il rapporto dell’autore con questo ambiente?
Gioco di ruolo più o meno da quando avevo tredici anni, e in passato ho collaborato alla creazione di giochi di ruolo per case editrici italiane anche piuttosto famose in quel settore. Attualmente gestisco assieme a un gruppo di amici una di quelle ludoteche dove ci si riunisce per giocare di ruolo, o con i giochi da tavolo o di carte. Si chiama “Gilda del Drago Nero” e si trova a Bracciano, il paese dove attualmente risiedo. Nonostante la mia passione per i giochi di ruolo tuttavia, ho sempre ambito alla possibilità di creare un fumetto che non si rivolgesse solo agli appassionati di Dungeons & Dragons, o del fantasy in generale. Mi piacerebbe che chiunque leggesse Drizzit lo trovasse comprensibile e divertente. Non so se sono riuscito appieno nell’intento, lo spero.
L’indirizzo dello Shockdom Store dove comprare gli albi online è questo:
http://store.shockdom.com/78-bigio-it