Il Piano Nazionale per la ricerca dei residui (PNR) è un piano di sorveglianza del processo di allevamento degli animali e di prima trasformazione dei prodotti di origine animale. Vengono monitorate le sostanze e i loro residui che potrebbero costituire un pericolo per la salute pubblica.
Nel 2012 sono stati analizzati 40.614 campioni. L’attività è risultata superiore del 48,9% rispetto al numero minimo di campioni da analizzare definito dalle norme europee (34.233) e del 18,7% rispetto alla programmazione predisposta dallo stesso Ministero (40.614).
Il 99,85% dei campioni esaminati è risultato conforme ai parametri di legge. Sono risultati irregolari per la presenza di residui solo 59 campioni, pari allo 0,15% del totale.
Anche quest’anno la percentuale dei campioni irregolari è lievemente diminuita rispetto agli anni precedenti, anche a fronte dell’intensa attività di monitoraggio.
La principale causa di non conformità è rappresentata dal riscontro di residui di sostanze appartenenti al gruppo B2 (altri prodotti medicinali veterinari) con il 46%. A seguire, troviamo il gruppo B3 (altre sostanze e agenti contaminanti) con il 25% e il gruppo B1 (sostanze antibatteriche, comprese sulfamidici e chinolonici) con il 24%. L’aumento del numero di campioni irregolari per il gruppo B3 è riconducibile alle condizioni climatiche stressanti nell’estate del 2012, che hanno determinato la contaminazione da micotossine nelle produzione di mais e conseguentemente nel latte.