Di Pietro Bardoscia
IQ.24/11/2012 – Necessità di una riflessione dopo l’appello del Presidente del Senato.
Inizia una lotta convergente tra giornalisti ed editori. Un possibile differimento della giornata di sciopero di lunedì 26.
“Rispettosi della vita istituzionale del Paese, per gli stessi principi di adesione al dettato della Costituzione messi a rischio da proposte di legge devastanti, che ci costringono alla più forte protesta perché aggrediscono il diritto dei cittadini alla verità dei fatti di interesse pubblico e all’autonomia dell’informazione, accogliamo l’appello alla riflessione che arriva dalla seconda carica dello Stato. E’ un appello che, parimenti, va rivolto ai proponenti delle norme legislative in discussione in Senato. La riflessione sarà speculare a quella che avanzerà nel corso del processo legislativo. Nello stesso tempo la Fnsi rileva che, per la prima volta, la sua protesta, dopo la proclamazione di uno sciopero dei giornalisti, registra la convergenza piena della Federazione degli Editori sulle ragioni di una protesta determinata, sostenuta dai comitati di redazione, dalle associazioni regionali di stampa e da migliaia di colleghi, rendendo possibile una grande iniziativa comune per consentire a milioni di italiani di capire cosa sta accadendo, quale sia il senso di una battaglia civile per il diritto alle verità delle notizie, all’autonomia e al pluralismo dell’informazione.