di Gianluca Colasanti
IQ. 16/12/2013 – Il Milan gioca male ma risorge due volte impedendo alla Roma di tenere il passo di una Juventus formato macina avversari. Questa è la forse la piu’ efficace delle sintesi della sfida di San Siro e della giornata che quest’ultima è andata a chiudere.
Infatti la Roma impone ancora una volta il proprio gioco mettendo alle corde la squadra rossonera soprattutto nei primi quarantacinque minuti. Tuttavia il goal in apertura di Mattia Destro, al suo secondo centro consecutivo, non basta ai capitolini per chiudere in vantaggio il primo tempo visto il fortunoso goal di ginocchio di Zapata, lasciato troppo libero di battere a rete dalla retroguardia giallorossa.
In avvio di ripresa la Roma riprende da dove aveva lasciato, favorita anche da un Milan svogliato ed impreciso, rientrato in campo senza il proprio portiere titolare Abbiati, che lascia il posto a Gabriel per infortunio. Ed è proprio una sciagurata uscita del neo entrato portiere brasiliano a spostare l’inerzia dalla parte della Roma. Gabriel infatti si spinge fino al lato esterno della propria area per contrastare la galoppata di Gervinho, e lo fa mettendo giu il brasiliano con una scivolata del tutto fuori tempo. Rocchi non ha dubbi e concede il calcio di rigore ai giallorossi che trasformano con Strootman riportandosi in vantaggio.
E’ proprio da questo punto della partita in poi che la Roma si dà la zappa sui piedi, rinunciando ad un atteggiamento aggressivo e sciupando troppo spesso gli spazi concessi da un Milan sempre piu’ allo sbaraglio. Negativo anche l’ingresso in campo di Totti, che toglie alla squadra di Garcia un riferimento offensivo fisso come Destro, troppo importante in una gara del genere. In questa situazione Kaka e Balotelli prendono in mano il Milan ed è proprio il talento bresciano a dare la palla del pareggio a Muntari che supera De Sanctis e chiude la partita sul risultato di due a due.
Un punto a testa quindi per due squadre che avevano bisogno di vincere per motivazioni completamente opposte. La Roma, come accennato, cercava i tre punti per non permettere l’allungo Juventino, che invece si concretizza ed avvicina la squadra bianconera al titolo di campione d’inverno, costringendo invece i capitolini a guardarsi le spalle vista la netta ripresa del Napoli. Discorso diverso per il Milan, che sale a quota 19 punti e dimostra di meritare il decimo posto in classifica con una prestazione opaca che fa poco onore al club piu’ titolato al mondo nel giorno del suo centoquattordicesimo compleanno.