(Fonte sito Uil Fpl Roma e Lazio)
Il 6 maggio 2014 Piazza del Campidoglio è stata invasa dai dipendenti comunali riuniti in assemblea contro l’amministrazione capitolina. Proprio sotto i loro uffici, dopo mesi di non risposte e pochi chiarimenti, alla fine hanno detto basta. Basta ai tagli al salario previsto dal bilancio capitolino.
Alla manifestazione, oltre ai dipendenti comunali, hanno preso parte anche i Sindacati confederali, UIL FPL CGIL FP CISL FP. I motivi alla base sono i tagli illegittimi al salario accessorio, come sottolineato dalla relazione del Mef.
Un assedio sonoro in Campidoglio con fischietti, urla e qualche grida “Marino dimettiti”.
In piazza sono scesi amministrativi, polizia locale di Roma Capitale in divisa, educatrici scolastiche. “Perché dobbiamo pagare noi con i nostri salari? Andassero a tagliare gli stipendi dei manager che prendono un sacco di soldi – urla una di loro – Marino non sta mantenendo le promesse fatte. Aveva detto che ci avrebbe valorizzato e invece…”.
“Non è possibile tagliare gli stipendi di 1.200 euro – si lamentano in tanti – perché significa mettere in dubbio la nostra sopravvivenza. Salario accessorio? Non stiamo prendendo soldi a pioggia ma per i servizi che offriamo a questa città”. Tra i tanti cartelli portati in piazza citiamo: “No al taglio del salario accessorio”, “Marino sicuro di essere sicuro?”.
Secondo UIL FPL CGIL FP CISL FP: “Tagliare 200euro e oltre dagli stipendi già falcidiati dal blocco dei contratti nazionali, di lavoratrici e lavoratori sempre più sovraccaricati di lavoro, a causa del mancato turn over, per garantire i servizi ai romani e alle milioni di persone che frequentano quotidianamente la nostra città significa lasciare 24mila famiglie senza certezze di avere risorse necessarie per pagare il mutuo piuttosto che l’affitto a fine mese”.
“Le migliaia di persone intervenute oggi all’assemblea indetta da UIL FPL CGIL FP CISL FP è la prima grande risposta che i lavoratori del Comune di Roma hanno dato a questa amministrazione capitolina e al Sindaco Ignazio Marino”.
Lo comunica in una nota il Segretario Generale della UIL FPL Roma e Lazio Sandro Bernardini.
“Un’amministrazione che non ha portato a compimento nessun programma annunciato in campagna elettorale; un’amministrazione che non ha assunto nessun dipendente nonostante i numerosi concorsi messi in atto; un’amministrazione che non ha stabilizzato il precariato; un’amministrazione che non tiene conto dei tanti lavoratori i quali, tutti i giorni, danno risposte a questa grande città”.
“Non è possibile – prosegue Bernardini – incidere sul salario accessorio dei dipendenti del Comune di Roma, trincerandosi dietro la scusa del MEF, non capendo che invece nella sua relazione pone l’accento soprattutto sugli sprechi e sulle partecipate, sulle consulenze esterne e sugli stipendi troppo elevati dei suoi dirigenti”.
“Non si parte dal basso a scapito di migliaia di lavoratori. La UIL FPL dice basta!”.
“Una manifestazione imponente che deve servire da monito all’amministrazione capitolina. È solo l’inizio – conclude il Segretario Generale UIL FPL Roma e Lazio -; non ci metteremo seduti al tavolo delle trattative sino a quando non verremo rassicurati sul fatto che i salari saranno erogati nella loro interezza già da Maggio. Se ciò non dovesse avvenire la lotta continuerà ad oltranza, sino allo sciopero generale”.
http://www.uilfplromalazio.it/altrenotizie_La_UIL_FPL_dice_basta_E_solo_l_inizio_di_una_grande_mobilitazione.html