di Gianluca Colasanti
IQ. 11/05/2014 – Negli anticipi della penultima giornata di questa Serie A saluta il proprio pubblico Javier Zanetti, che conclude una carriera ricca di successi con l’Inter con una bella vittoria contro la Lazio.
I nerazzurri, infatti, superano per quattro reti ad una la squadra di Reja, ipotecando il quinto posto e stroncando le già velleitarie speranze dei biancocelesti di raggiungere l’Europa League. Partenza in salita per gli uomini di Mazzarri, che al secondo minuto lasciano solo Biava in area piccola, permettendo al trentasettenne centrale della Lazio di deviare comodamente in rete un cross di Cana.
Immediata la risposta dei neroazzurri, con Kovacic, migliore in campo, che esegue un velenoso filtrante toccato alle spalle di Berisha dal solito Rodrigo Palacio: 1 a 1 dopo solo sei minuti di gioco. La Lazio non demerita ma è l’Inter a raddoppiare con Icardi, che trova un tocco da attaccante navigato che porta in vantaggio i neroazzurri.
La Lazio accusa il colpo e l’Inter ne approfitta con Nagatomo che serve a Palacio la palla del tre a uno che chiude definitivamente i conti. Nella ripresa San Siro abbraccia Zanetti, che entra al minuto 52 al posto di Jonathan per giocare gli ultimi minuti da capitano dopo 19 anni di amore per l’Inter. In questo clima festoso la Lazio prova a riaprirla ma Handanovic torna quello di un tempo e sbarra la strada in più di una occasione ai capitolini. Al minuto 37 arriva il colpo del ko firmato Hernanes, che non esulta in segno di rispetto verso i propri ex tifosi. La partita si conclude con il saluto di San Siro al proprio capitano, un saluto che somiglia ad un arrivederci, visto il probabile impiego di Zanetti nei quadri dirigenziali della società.
Nell’altro anticipo, invece, si ferma il Verona di Mandorlini, frenando le proprie ambizioni europee contro l’Udinese di Totò Di Natale. Al via l’Hellas appare maggiormente in forma, ottenendo subito un calcio di rigore trasformato dal solito Luca Toni. Ad inizio ripresa il Verona trova anche il raddoppio grazie al bel piattone volante di Hallfredsson, che batte uno Scuffet non impeccabile per il due a zero degli scaligeri.
A questo punto l’Hellas compie un vero e proprio suicidio permettendo all’Udinese di fermare quasi in maniera definitiva la corsa di Toni e compagni verso l’Europa. Infatti, prima il colpo da campione di Di Natale e poi il goal di Badu nel finale tagliano le gambe ai gialloblu, che ora dovranno sperare in un miracolo per raggiungere l’agognato sesto posto.