di Gianluca Colasanti
IQ. 25/05/2014 – Il Real Madrid trova la decima Coppa dei Campioni della propria storia, battendo in finale i concittadini dell’Atletico Madrid in una partita vissuta al cardiopalma ed incerta fino a dieci minuti dall’incubo dei calci di rigore. Pronti, via la gara entra subito nel vivo. Il Real appare timoroso, l’Atletico Campione di Spagna prova a approfittarne e tiene in mano il pallino del gioco.
Dopo solo 8 minuti arriva il primo colpo di scena della gara. Il bomber dei Colchoneros, Diego Costa, esce dal campo per far spazio ad Adrian, dimostrando di non aver assorbito l’infortunio rimediato nell’ultima partita di Liga. Nonostante ciò la squadra del Cholo Simeone appare più decisa e al minuto trentasette riesce a portarsi in vantaggio. A segnare il goal della gioia biancorossa è ancora Godin, che insacca di testa approfittando di un’uscita folle di Casillas.
Da questo punto in poi il Real Madrid cambia atteggiamento, cercando più volte affondi con Di Maria e Bale. Nella ripresa proprio il giocatore gallese semina il panico nella difesa dell’Atletico, non riuscendo però a concludere a rete in maniera pericolosa. Al minuto 92 l’Atletico Madrid è ancora in vantaggio e Simeone comincia a pregustare un “double” che saprebbe di storia. Tuttavia il calcio dimostra ancora una volta di essere imprevedibile e a soli due minuti dal trionfo Sergio Ramos batte Courtois di testa per l’incredibile pareggio delle merengues.
Nei tempi supplementari l’Atletico non sembra averne ancora per molto e pensa a contenere gli scatenati attaccanti di un Real galvanizzato dal pareggio. Nei secondi quindici minuti dell’extra time, però, il muro eretto dai Colchoneros cade improvvisamente e rovinosamente. Al minuto 110, infatti, Di Maria semina il panico nella difesa biancorossa, trovando però sulla propria strada Courtois, che respinge di piede sulla testa di Bale, il quale insacca senza problemi il vantaggio blanco.
Da questo momento la squadra di Simeone sparisce dal campo, regalando altre due reti ai rivali cittadini. A siglare il 3 a 1, infatti, è Marcelo che trova la gloria con la collaborazione di un non impeccabile Courtois. Il 4 a 1, invece, è siglato Ronaldo, che mette la propria firma su questa finale non giocata ai massimi livelli, trasformando un calcio di rigore negli ultimi minuti.
Trionfa ancora, dunque, Carlo Ancelotti, che al primo anno in Castiglia vince la Coppa del Re e porta a Madrid la tanto agognata “decima”. Onore delle armi a Simeone e ai suoi, che sfiorano l’impresa ed escono comunque a testa alta da questa storica finale.