0.8 C
Rome
sabato, Gennaio 11, 2025
HomeAttualita' (OLD)Nel 2013 la crisi ha colpito 13 mln di persone

Nel 2013 la crisi ha colpito 13 mln di persone

Date:

sabato, Gennaio 11, 2025

RAPPORTO UIL: “NO PIL? NO JOB”  – Guglielmo LOY

1 persona su 3 in età lavorativa, nel 2013, ha conosciuto forme di sofferenza e insicurezza occupazionale. Si tratta di quasi 13 milionidi donne e uomini, in aumento del 42,6% rispetto al 2008 (3,9 milioni di persone in più) che hanno un lavoro instabile, che hanno subito una riduzione di orario, che sono alla ricerca di un posto di lavoro, che sono stati sospesi dal lavoro o “peggio” hanno perso il posto a causa della crisi.

Nello specifico, nel solo 2013, 4,2 milioni di persone hanno vissuto l’esperienza degli ammortizzatori sociali (cassa integrazione, mobilità, ASPI e mini ASPI), con un aumento del 57% rispetto al 2008 (1,5 milioni di persone in più); 3,1 milioni di persone sono alla ricerca attiva di un posto di lavoro, in aumento dell’83,8% rispetto al 2008 (1,4 milioni di persone in più); 1,8 milioni sono le persone che, rassegnate, un lavoro neanche lo cercano. È aumentato, inoltre, il ricorso al part-time involontario (70,1% in più), con circa 500 mila persone coinvolte; 2,2 milioni di persone hanno un lavoro a termine; infine oltre 1 milione di persone ha un contratto di lavoro non subordinato (collaborazioni, buoni lavoro, tirocini), ma che in realtà nasconde rapporti di lavoro dipendente. A questi andrebbero aggiunti ulteriori 400 mila persone che, pur lavorando con partita IVA, svolgono di fatto lavoro subordinato.

Nell’insieme di questi 6 anni di crisi, è sparito 1 milione di posti di lavoro, di cui più della metà riguarda l’occupazione dipendente; il tasso di disoccupazione passa dal 6,7% del 2008 al 12,2% nel 2013, quello giovanile dal 21,3% del 2008 al 40% nel 2013 (quasi raddoppiato).

La sofferenza, tuttavia, non si misura soltanto con la quantità ma, anche, con la qualità del lavoro e delle retribuzioni. Anche il reddito medio da lavoro dipendente e assimilato segna il passo in questo periodo, ed è un ulteriore parametro indicativo dello stato di salute del nostro sistema produttivo.

Si è passati dagli oltre 21,1 milioni di contribuenti del 2008 ai 20,8 milioni del 2013; il reddito medio imponibile è passato dai 19.640 euro del 2008 ai 20.282 euro del 2013, crescendo molto al di sotto dell’indice dei prezzi al consumo.

Questi sono alcuni dati del Rapporto curato dal Servizio Politiche Territoriali e del Lavoro della UIL “NO PIL? NO JOB”, che mostra come e con quale intensità la crisi abbia creato un “cratere” nel nostro tessuto sociale e produttivo, mettendo a confronto i dati del 2008 e del 2013 relativi al mercato del lavoro, agli ammortizzatori sociali e al reddito dei lavoratori dipendenti e assimilati.

Articoli Recenti

Giustizia: Sisto, ‘referendum su separazione carriere nel 2026’.

"La riforma sulla separazione delle carriere? Non so se si farà entro il prossimo Consiglio Superiore della Magistratura del 2026, serve un po' di...

Ucraina, Trump si prepara a incontrare Putin: Russia apre, gelo di Kiev.

Il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump potrebbe incontrare presto il leader russo Vladimir Putin. A dirlo è lo stesso Trump, spiegando che il...

Pet Tech nel Centro Italia: solo il 19% usa dispositivi smart per i loro animali.

Secondo l’Osservatorio Quattrozampeinfiera, la rassegna pet-friendly più famosa dedicata agli animali da compagnia, solo il 19 % dei proprietari nel Centro Italia utilizza tecnologie avanzate...

Manovra, Magi (Omceo Roma): Nessuna risorsa su sanità territoriale.

"Devo sicuramente prendere atto che alcune risorse economiche sono state messe nel settore della sanità, anche se una parte era già prevista da precedenti disposizioni legislative....

Divieto di trasferta per i tifosi di Roma e Lazio.

Trasferte vietate per i tifosi della Roma e della Lazio fino a fine mese e divieto di vendita dei biglietti ai residenti nella regione...

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.