Buondì gente mia che pensate, sono ancora in vacanza nella Terra delle “armonie” come usano definire in molti le Marche, in una natura ancor più incontaminata e tanti spazi verdi che si perdono a vista d’occhio tra le cittadine e gli agglomerati urbani, ancora rigogliosa e protetta.
Ma come molti di voi, la mattina ascolto le notizie che da troppo tempo, non arrivano sempre rassicuranti, io come voi, amerei che nel mondo d’oggi, ci si potesse dividere, anzichè per le appartenenze religiose, di razze, o addirittura, in ragione delle proprie individuali abitudini sessuali, proprio su questo, intelligenti da una parte e i furbi dall’altra.
Al Governo del mio Paese, desidererei per tutta la vita avere i primi.
Solo un intelligente può comprendere quanto il bene comune si differenzi da il bene al Comune!
Parafrasando quanto affermava Pericle, nella sua lettera agli ateniesi, nel lontano 461 a.C. mi piacerebbe domani affermare che: NOI IN ITALIA FACCIAMO COSI; ANZICHE’ COSA’.
Ma questo come sempre, è un altro discorso e mentre in Italia si fa ancora tutto “cosi” vi faccio dono di una quartina che presto trasformerò in stornello, sotto consiglio della mia amica di sempre Laura, la quale mi ha fatto notare che usando le classiche rime del Sor Capanna, famoso stornellatore romano, potremmo cantare anzichè leggere, orsù allora, diamo fiato all’ugola:
Tra orride perfidie e cianfrusaje
smarrimo i sentimenti e puro er core
senza der quale da bone canaje
se va perdenno er gusto nell’amore.
Ma per la seconda parte dovrete aspettare domani,chissà che questa espansione rinascimentale dei giorni nostri si trasformi improvvisamente ed io debba ricredermi.
Affettuosamente Mario Brozzi