“C’è un abbassamento del livello di guardia verso i vaccini e sono in aumento le persone che non vaccinano i propri bambini a causa di false informazioni scientifiche che viaggiano sul web e rendono molti genitori scettici. In questo modo, però, si espongono i bambini al rischio inaccettabile di malattie come il morbillo. Per questo, bisogna tenere alta la guardia in tutto il mondo, soprattutto in Europa”.
Queste le parole del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, interventuta alla Conferenza The State of Health of Vaccination, svoltasi a Roma il 3 novembre, in occasione del semestre italiano di presidenza europea. Presenti il Presidente dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), Sergio Pecorelli e il Direttore Generale dell’Aifa, Luca Pani.
Apre i lavori il Presidente Pecorelli. “La vaccinazione – dichiara – è, innanzitutto, un concetto culturale. Negli ultimi anni la scienza è stata sottoposta ad un attacco, proveniente da fronti che esprimono posizioni avverse alla scienza e diffondono informazioni non veritiere per screditare le vaccinazioni, facendo in particolare leva sulle insicurezze della popolazione.
Non dobbiamo pensare solamente ai vaccini come arma di prevenzione delle malattie trasmissibili – prosegue Pecorelli – oggi il concetto di vaccinazione include anche i vaccini, preventivi e terapeutici, contro il cancro e non dobbiamo mai dimenticare il filone veterinario, estremamente importante per la salute umana, per il possibile passaggio di infezioni dagli animali all’uomo”.
Il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin richiama l’attenzione sull’importanza degli investimenti “nel settore della prevenzione, sugli stili di vita e sui vaccini, promuovendo la salute trasversalmente in tutte le azioni e con l’ausilio di tutte le politiche. L’investimento in prevenzione nel nostro Paese è ancora storicamente basso rispetto a quanto riescono fare alcuni altri Stati Membri dell’Unione Europea”.
“In Italia – sottolinea il Ministro parlando delle vaccinazioni in generale – siamo al di sopra del 90% di copertura vaccinale, per quanto riguarda i vaccini obbligatori, ma il nostro obiettivo è raggiungere il 100%. Oltre ad essere in aumento le persone che non vaccinano i propri bambini, abbiamo anche un dato negativo delle immunizzazioni delle persone anziane: dal 2001 a oggi c’è stato un notevole decremento, un buco che va colmato. In Friuli Venezia Giulia, ad esempio, siamo passati dal 71% al 55%”.
“Il tema dei vaccini – prosegue – ci sta particolarmente a cuore, l’Italia è stata scelta come paese guida per le strategie di immunizzazione a livello mondiale nell’ambito della Global Health Security Agenda (GHSA), confermando la tradizione che ci vede all’avanguardia nel mondo grazie all’unitarietà del nostro sistema vaccinale, che mette assieme l’ambito umano con quello veterinario”.
“Mi piace ricordare – dichiara Luca Pani – che i vaccini sono in assoluto l’intervento di sanità pubblica più efficace della storia, la cassaforte della nostra salute, capace di salvare circa 2 milioni e mezzo di vite l’anno, 5 al minuto. È necessario, quindi, sostenere l’idea della vaccinazione, sulla base delle evidenze e con la capacità di comunicare contenuti scientifici a una platea ampia e non necessariamente preparata, contrastando la disinformazione”.
Al di la dei vaccini classici per la malattie infettive, che rappresentano comunque la priorità principale, sul fronte dei vaccini ci sono grandi evoluzioni in vista. “Nei prossimi 5-10 anni – prosegue Pani, riprendendo l’intervento di Pecorelli – arriveranno i vaccini per immunoterapia del cancro, per Alzheimer e per abuso di sostanze come la cocaina”.