13.2 C
Rome
giovedì, Novembre 28, 2024
HomeCronaca"Ice" o "Shaboo", la droga "etnica" importata dalle Filippine.

“Ice” o “Shaboo”, la droga “etnica” importata dalle Filippine.

Date:

giovedì, Novembre 28, 2024

I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma hanno arrestato una donna filippina, trentasettenne, da anni stabilitasi in Italia, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP presso il Tribunale di Roma, su richiesta della locale Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, con l’accusa di traffico internazionale di sostanze stupefacenti.

L’indagine ha avuto inizio nello scorso mese di maggio a seguito dell’individuazione di un plico postale spedito dalle Filippine mediante vettore aereo e diretto ad un destinatario italiano residente a Roma, contenente dei microfoni per karaoke al cui interno erano stati occultati circa 500 grammi di cristalli di metanfetamina, conosciuta anche con il nome di “Ice” o “Shaboo“, droga definita “etnica” in quanto consumata prevalentemente da filippini. Tale stupefacente, che si presenta in cristalli simili al sale grosso e viene normalmente inalato dagli assuntori, provoca un forte stato di euforia, spesso gravi allucinazioni e occorrono poche inalazioni per diventarne dipendenti. Individuato il plico con la droga, i carabinieri di via in Selci hanno svolto indagini e appostamenti che hanno consentito di identificare i reali destinatari del pacco contenente il narcotico, che ovviamente era destinato a un prestanome.
A maggio scorso i militari hanno quindi arrestato due uomini filippini, residenti a Roma, accusati dell’illecita detenzione del narcotico. Durante le perquisizioni effettuate a casa dei due uomini sono state rinvenute altre confezioni di karaoke vuote, verosimilmente utilizzate in passato per simili operazioni, a dimostrazione della stabilità del traffico di droga gestito dagli indagati. La prosecuzione delle indagini ha quindi consentito di accertare che l’organizzatrice del traffico di stupefacenti era una donna, anche lei filippina, destinataria dell’odierna misura cautelare. Dalla vendita al dettaglio del narcotico sequestrato che, secondo le analisi esperite, era di buona qualità – tanto da poter ottenere circa 4.000 dosi – si sarebbero potuti ricavare oltre 100.000 euro. La donna arrestata è stata associata al carcere di Rebibbia femminile.

Articoli Recenti

La rabbia a Corvetto. Salvini: “Le baby gang di seconda generazione un’emergenza nazionale”.

Dopo la prima notte senza devastazioni e roghi nel quartiere milanese del Corvetto per la morte di Ramy Elgaml, il diciannovenne morto il 24 novembre...

Raccontare, raccontarsi e consigliare! Rachele Eusepi mette mano al suo vissuto e si apre ai lettori.

È con linguaggio schietto, immediato e senza filtri che Rachele Eusepi si rivolge per la seconda volta ai suoi lettori chiedendo garbatamente attenzione e...

Abodi ‘sostenere lo sport perché è difesa immunitaria sociale’.

"Lo sport è una straordinaria difesa immunitaria sociale e come tale va sostenuto, rafforzato e promosso. È uno strumento di inclusione e coesione sociale per...

SCUOLE E PANDEMIA, I RISULTATI DELLO STUDIO EUCARE PRESENTATI A ROMA NELL’AMBITO DI UN CONVEGNO SU SCIENZA E PANDEMIA: AUMENTATI I DISTURBI PSICO-SOCIALI E...

Anche se si tende a non parlare più del COVID e dei rischi che ancora comporta soprattutto per i pazienti fragili, emergono in questa...

Calabresi (Gemelli): “Nel Parkinson importante approccio olistico”

“L'approccio al paziente con malattia di Parkinson deve essere olistico. Non c’è solo la pillola: intorno a questa pillola ci deve essere qualcuno che...

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.