di Gianluca Colasanti
IQ. 19/11/2014 – Italia si, Italia no. Così recitava una vecchia canzone nostrana. E, nel caso della Nazionale Azzurra, i dubbi e le ambiguità continuano sono perfettamente espressi da questa particolare asserzione. Dopo il pari sofferto con la Croazia, infatti, non sono arrivate conferme dalla gara di Marassi tra gli uomini di Conte e l’Albania di Gianni De Biasi. E tutto questo nonostante la vittoria, arrivata grazie al beniamino di casa, Stefano Okaka.
La squadra azzurra ha, ancora una volta, palesato dei limiti pazzeschi, le cui cause non possono essere riconducibili alla formazione sperimentale proposta da Conte, con diverse new entry e qualche gradito ritorno(Acerbi). Nonostante queste premesse tutt’altro che positive, tuttavia, la squadra messa in campo da Conte si dimostra in grado di soffrire e saper ripartire efficacemente contro un’ottima Albania, squadra totalmente in corsa per qualificarsi ai prossimi Europei nel proprio girone.
A colpire, più che i colpi dei protagonisti, sono le tre invasioni di campo totalmente pacifiche, avvenute anche in virtù di uno stadio popolato maggiormente dai tifosi Albanesi, che fanno sentire in casa i propri beniamini. Compito di Antonio Conte e del proprio staff, dunque, sarà anche quello di riportare entusiasmo tra la gente, oltre che, ovviamente, i risultati che latitano da ormai troppo tempo dalle parti di Coverciano.
In conclusione, da analizzare anche le parole di conte Conte nei confronti di Mario Balotelli, che potrebbe aver perso definitivamente la nazionale nell’era di un CT che ha dichiarato in maniera schietta, riferendosi al calciatore bresciano, di non aver ulteriore tempo da perdere.