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LA MERAVIGLIOSA STORIA DI CHIARA CORBELLA; “ SIAMO NATI E NON MORIREMO MAI PIÙ”

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venerdì, Novembre 22, 2024

A cura di Cristiano Ottaviani (*)

Lo scorso 1 febbraio si è svolta la giornata nazionale per la Vita, con cui la Chiesa cattolica ricorda il valore dell’esistenza umana dal concepimento alla morte naturale. Questa visione, un tempo scontata persino per molti agnostici e atei e per tutte le grandi religioni ispirate all’ordine naturale, oggi, tra teorici dell’eutanasia e coloro che considerano l’aborto una superstizione, è controcorrente.

Non solo il cattolicesimo, ma tutte le maggiori tradizioni spirituali parlano di ordine naturale e denunciano l’inganno della nuova rivoluzione culturale, che illude l’uomo di essere al centro di tutto, rompendo l’ arcana armoniada sempre cantata dai poeti e celebrata dagli artisti in ogni epoca.
I tempi confusi smarriscono ma non cancellano ciò che e’ atavico  e sacro per l’uomo e anche la vita involontariamente eccezionale di una sposa,di  una madre ce lo può ricordare.

Per comprendere la storia di Chiara Corbella però, bisogna anzitutto uscire dagli inganni del tempo e da ogni logica angusta, che pretende di insterilire alla mera dimensione umana, cose, che per essere pienamente comprese, devono ricongiungersi al Cielo e alla sua legge di Amore e di Luce.

Chiara nasce a Roma nei primi anni ottanta . Bella e intelligente, proveniente da una famiglia per bene e religiosa,è  una delle giovani che ha, durante gli anni della sua formazione beneficiato del cattolicesimo caldo di Giovanni Paolo II e della sensibilità spirituale risvegliata  dal Concilio Vaticano II.
A Madugorje conosce Enrico Petrillo Vive insieme a lui sei lunghi anni di fidanzamento. In quel periodo studia, suona il violino, ma soprattutto intensifica il suo percorso spirituale, avvicinandosi al mondo francescano di Assisi Qui insieme al suo Enrico si tempra e finalmente nel 2008 si sposa.
Dopo un mese Chiara e’ incinta, attende una bambina, Maria, ma scopre da subito che la piccola ha una grave malformazione alla testa. Insieme a suo marito, e grazie  alla fede, va avanti.

Maria gioca, si nutre e dorme dentro sua mamma.
La sua vita dura solo 40 minuti, ma i suoi l’abbracciano e la fanno consacrare a Dio. I giovani sposi sono forti, proseguono nel dire si alla vita e, non senza tutte le razionali consapevolezze mediche, pochi mesi dopo aspettano un altro bimbo. Si verifica allora un nuovo evento triste e per i medici puramente casuale: dalle prime ecografie risulta infatti che il piccolo Davide, si chiamerà così il loro secondo genito, non ha gli arti inferiori.

I suoi genitori però anche questa volta non si scoraggiano, soffrono, ma si affidano a Dio. Da subito pensano a come aiutarlo, quale protesi avrebbero potuto essere utile per fargli avere una vita serena e felice.

Anche Davide però vive solo per poche decine di  minuti. Riceve un abbraccio come sua sorella Maria dai suoi genitori e con il battesimo ha, anche in questa terra, la sua carezza dal cielo. Chi è cristiano sa cosa significhi trasformare il dolore in amore; Chiara ed Enrico ci riescono anche questa volta e hanno la loro terza gravidanza.Il piccolo Francesco,che porta il nome del santo a cui la sua famiglia è devota, è sano ma sua mamma per una terza strana “coincidenza” si ammala e gravemente.

Chiara ha un carcinoma, ma non si cura perché non vuole che le sostanze chemioterapiche compromettano la piccola vita che custodisce in corpo.Quando Francesco viene al mondo in perfetta salute, ma sua madre oramai è malata irrimediabilmente

I suoi amici Cristiana Paccini e Simone Troisi nel libro in cui ci raccontano la sua storia, il bellissimo “Siamo nati e non moriremo mai più. Storia di Chiara Corbella Petrillo”( edizione Porzuncola, 2013, 160 p, 12 euro), ci dicono  che ancora una volta nella sofferenza Chiara non si dispera e continua a sorprendere tutti per la Grazia con cui vive il suo tormento.E’ sicura che aver dato la vita ai suoi tre figli, anche se solo uno è sopravvissuto, sia stato un dono bellissimo e non teme la fine perché “siamo nati e non moriremo mai più”.
La sua vita finisce il 13 giugno 2012. Ha 28 anni.


Chiara ha avuto un’esistenza drammatica,
difficilmente ripetibile per le circostanze che l’hanno riguardata, ma le disgrazie capitano purtroppo, sia pure non con questa “particolare” frequenza, a tutti.

Nel meraviglioso e tragico libro della vita, le pagine brutte si sfogliano insieme alle belle,e delle volte non si scrivono ma si leggono avendo come unica possibilità quella di scegliere come viverle. Possiamo chinare la testa alla sofferenza facendoci schiacciare dalle leggi della terra o alzarla  al cielo come Chiara.

Per quanto paradossale la sua storia è vera ed è contemporanea. Nella nostra società “liquida” dove tutto muta e si traveste, e dove la stessa consistenza delle cose sembra farsi relativa , questa vicenda scuote le coscienze e si mostra per quel che è: cruda, granitica, nobile.

Sorprende per i suoi eventi, apparentemente comuni: due ragazzi che si amano e decidono di sposarsi e avere figli, e poi lo sfondo, che soffia e muta come il vento nel tempo: San Giovanni Paolo II sui grandi maxi schermi che invecchia malato ma che invita a non aver paura, le chitarre dei raduni giovanili cattolici, San Francesco e la Chiesa di Assisi, e ancora la tragicità degli eventi: la sofferenza, la malattia, le preghiere a Maria Santissima a cui si consacra tutto cio’ che si ha,e lo Spirito di Dio che brucia e trasforma e fa rifiorire.

Chiara, il suo sposo Enrico e i suoi tre figli
, due dei quali oggi giocano con lei in cielo, sono un dono ed un esempio  per tutti i padri e le madri del mondo e per tutti quelli che soffrono e attendono, perché ci rammentano che Dio che è Amore e che ci è continuamente affianco è sempre pronto a farci risorgere
A noi la forza di rispondere si.

https://cristianottaviani.tumblr.com/post/110655633333/la-meravigliosa-storia-di-chiara-corbella-siamo

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