Il governo di Tripoli intanto ha annunciato lo spiegamento di uomini armati per fronteggiare l’emergenza.
Il piano di Tripoli è stato presentato dal governo all’Autorità per l’immigrazione illegale libica. Le altre misure riguardano, in due casi, un “miglioramento” dei centri di detenzione; il “tentativo di deportare i detenuti nei loro paesi di origine”; e “il rivolgersi agli Stati di origine, come Mali, Niger e Somalia, attraverso il ministero degli Esteri al fine di collaborare per fermare il flusso di immigrati verso la Libia attraverso i confini meridionali”.