Una giunta “tecnica” e, ancora, l’incognita dimissioni. Quando il sindaco Ignazio Marino, verso le 14, lascia Palazzo Senatorio da un’uscita secondaria, il rebus sulla fine del suo incarico da primo cittadino, che scade (teoricamente) tra cinque giorni, non è affatto sciolto. “Il sindaco di Roma sta ancora riflettendo e valutando la possibilità di ritiro delle dimissioni” fa sapere una nota ufficiale del Campidoglio. Poi nel pomeriggio, dopo giorni braccio di ferro, l’incontro a sorpresa (e riservato), tra Marino e il commissario del Pd Roma, Matteo Orfini, a casa del vicesindaco di Roma, Marco Causi.
Lui, arrivando in ufficio, a chi gli chiedeva se fosse in procinto di ripensarci già questa mattina in giunta (la quarta negli ultimi 16 giorni) o di approvare il provvedimento per la pedonalizzazione totale dei Fori Imperiali aveva risposto: “Oggi abbiamo una giunta molto importante densa di decisioni che appena sarà finita comunicheremo”. Dalla riunione con gli assessori, convocata alle 11 e andata avanti per quasi tre ore, però non è arrivato nessun annuncio. Una ventina gli atti, tra delibere e memorie, approvati. E per il resto, delibera sui Fori pedonali compresa per la necessità di ulteriori approfondimenti, giunta aggiornata a domani. Ma è soprattutto sulle mosse politiche del sindaco che sul Campidoglio l’atmosfera rimane sospesa. I lavori proseguono a ritmo incessante eppure gli scenari delle prossime ore sono quanto mai incerti.