I carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di una trentina di indagati e sequestrato beni mobili e immobili per un importo pari a due milioni e 420mila euro, somma corrispondente alle pensioni di invalidità ricevute indebitamente. I destinatari dei provvedimenti cautelari sono ritenuti responsabili a vario titolo di concorso in truffa ai danni di ente pubblico, contraffazione di certificazioni mediche, falsità ideologica da parte di pubblico ufficiale in atto pubblico. Nel corso delle indagini, alcuni degli indagati con patologie invalidanti ottenute attraverso false certificazioni, sono stati ripresi da telecamere nascoste a svolgere attività lavorative in esercizi commerciali.