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A MONS. ANGELO BAZZARI IL PREMIO INTERNAZIONALE VITTORINO COLOMBO 2013

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Istituto Europa Asia IEA EUROPASIA Europe Asia Institute
La cerimonia  nella sala Consiliare del Comune di Albiate
A MONS. ANGELO BAZZARI IL PREMIO INTERNAZIONALE VITTORINO COLOMBO 2013

Forte richiamo alla  dottrina sociale della Chiesa dal Premio internazionale Vittorino Colombo che, assegnando il riconoscimento a Mons. Angelo Bazzari, presidente della Fondazione Don Carlo Gnocchi, ha inteso porre in primo piano i bisogni dei poveri, degli anziani e degli emarginati in questa interminabile stagione di neoliberismo senza etica. E infatti, per usare le parole del Cardinale Martini, Mons. Bazzari ha inteso farsi “imprenditore della carità”, come ha sottolineato nella motivazione il presidente Angelo Caloia.
Oggi Mons. Bazzari coordina il lavoro di oltre 5.000 operatori tra personale dipendente e collaboratori professionali della Fondazione in una rete di decine fra strutture ospedaliere, riabilitative, formative e di ricerca: più di 10.000 persone al giorno accedono ai servizi erogati da esse. La sua vocazione sociale inizia negli anni ’70 quando diventa cappellano dell’ospedale S. Giuseppe dei Fatebenefratelli e collaboratore della Caritas Ambrosiana della quale diventerà direttore dal 1984 al 1993.
I profondi mutamenti degli anni ’60 e ’70 – culto del materialismo, crescita disordinata e convulsa (economica, urbanistica, demografica) – inducono il Cardinale Martini a intraprendere una pastorale nuova. Bazzari diventa uno dei suoi collaboratori più stretti ricevendo l’incarico di adeguare la Fondazione Pro Juventute di Don Gnocchi dalla cura all’infanzia alle nuove emergenze sociali: la cura dei disabili, la riabilitazione e l’attenzione alla terza età non autosufficiente, coniugando amore per il prossimo al rigore scientifico e tecnico. Apre i centri di Rovato, Acerenza, Lodi, Sarzana, Colle Val d’Elsa, il Centro Girola-Don Gnocchi di Milano, il Polo specialistico riabilitativo di Sant’Angelo dei Lombardi; acquisisce l’Istituto Palazzolo di Milano e la Casa di Salute Moro Girelli di Brescia, l’ospedale E. Spalenza di Rovato e l’ex Istituto Madre Nasi-Cottolengo di Roma. Inaugura il nuovo Centro Irccs di Firenze. Fa subentrare la Fondazione all’Opera Don Calabria nella gestione del Centro Peppino Vismara di Milano. Avvia l’attività del Presidio riabilitativo di Favizzano. Inaugura l’hospice per malati terminali S. Maria delle Grazie di Monza; all’Istituto Palazzolo di Milano inaugura la nuova unità per pazienti in stato vegetativo e vi avvia l’attività di oncologia geriatrica e costituisce il Centro di Formazione, Orientamento e Sviluppo (Cefos) di Milano. Lancia nelle attività internazionali la rinominata Fondazione Don Gnocchi partecipando alla realizzazione del Centro riabilitativo per disabili a Mostar (Bosnia Erzegovina).
Numerosi i riconoscimenti di alto livello a questa intensa attività che riflette molti dei valori di cui Vittorino Colombo è stato strenuo assertore, vivendo il disagio dei sofferenti e degli emarginati e sostenendo esperienze come quella di Fratel Ettore e di Seno Santini.
Ricevendo il Premio, Mons Bazzari ha ricordato di essersi ispirato a grandi figure come Don Gnocchi e il Sen. Colombo che hanno attuato la dottrina sociale  della Chiesa operando una saldatura tra il divino dei valori e l’umano delle realizzazioni: con l’obiettivo di offrire soccorso e speranza ai più poveri, non solo perché privi di risorse economiche, ma anche perché privi di risorse culturali ed etiche. Sottolineando che la Fondazione opera sulla base del principio di sussidiarietà (lo Stato non è sempre in grado di provvedere a tutti) ha citato il testamento spirituale rivolto da Don Gnocchi ai suoi assistiti: “Altri potranno servirvi di più e meglio, ma forse nessuno saprà amarvi come vi ho amato io”.
Autorità, a cominciare dal sindaco di Albiate Diego Confalonieri e numerose personalità hanno assistito alla semplice cerimonia introdotta da Marcello Menni, Direttore della Fondazione. E’ seguita una Messa in suffragio della famiglia Colombo nella Chiesa di S. Giovanni Evangelista di Albiate.
Il Premio Internazionale Vittorino Colombo è stato istituito nel 1997 per ricordare la figura dello scomparso Senatore, già Presidente del Senato della Repubblica Italiana, più volte ministro nell’Italia del secolo scorso, figura fra le più nobili ed impegnate del cattolicesimo politico italiano e apprezzato tessitore di rapporti internazionali, specie con la Cina e nell’ambito del Consiglio d’Europa.
Il premio viene assegnato ogni anno ad un personaggio di livello internazionale che abbia contribuito allo studio ed alla diffusione dei valori autentici della politica diretta alla solidarietà ed alla collaborazione fra i popoli.
La manifestazione è organizzata dalla Fondazione Vittorino Colombo in collaborazione con il Comune di Albiate.

Achille Colombo Clerici e Giampio Bracchi, Vicepresidenti della Fondazione Vittorino Colombo.
Achille Colombo Clerici e Giampio Bracchi, Vicepresidenti della Fondazione Vittorino Colombo.

 

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