Continua il lavoro di “bonifica” nel M5S. Il prossimo a finire nel mirino potrebbe essere il sindaco di Gela, Domenico Messinese, il 5Stelle che aveva espugnato la roccaforte del governatore siciliano Rosario Crocetta grazie anche all’appoggio del candidato sindaco di una lista vicina al Nuovo Centrodestra alle ultime amministrative. “Non rappresenta più il M5s” hanno detto quattro dei cinque consiglieri del gruppo pentastellato e i tre assessori esonerati dal sindaco. I quali chiedono ai vertici regionali e nazionali del Movimento di espellere Messinese dal Movimento e di togliere il simbolo M5s dalla sua giunta: una richiesta che potrebbe non cadere nel vuoto. I vertici del Movimento hanno infatti preso in mano la situazione e stanno verificando come sono messe le cose, tanto che il caso Gela ieri è stato al centro di uno giro di chiamate che ha coinvolto anche il cofondatore del movimento, Gianroberto Casaleggio. Lunedì il primo cittadino ha “silurato” tre assessori grillini – i responsabili di trasporti, istruzione e programmazione – accusandoli sostanzialmente di remare contro l’amministrazione. Uno dei due meet-up, i tre assessori defenestrati e quasi per intero la rappresentanza in consiglio comunale di 5Stelle accusano da tempo il sindaco di “metodi clientelari” e di avere una posizione “filo-Eni” nella vertenza sul futuro del polo industriale.
Continua il lavoro di “bonifica” nel M5S. Nel mirino il sindaco di Gela.
Date:
sabato, Novembre 30, 2024