Se Napoli chiama, la Juve risponde. Ieri gli uomini di Sarri avevano raggiunto quelli di Allegri in testa alla classifica superando il Chievo. Oggi i bianconeri allungano ancora, blindando ancora una volta la difesa e rifilando un gol per tempo all’Atalanta.
I bianconeri manovrano velocemente e attaccano bene gli spazi con Pereyra, piazzato dietro le punte, ma anche con Dybala che, arretrando spesso il suo raggio di azione, si muove tra le linee ed è di fatto un trequartista aggiunto. Al 10′ arriva la prima occasione con Khedira, che chiude un ampio triangolo con Pereyra e arriva al tiro da posizione defilata, trovando la respinta di Sportiello
È grazie alla caparbietà del francese che la Juve conquista l’angolo da cui nasce il vantaggio: al 24′ Dybala calcia dalla bandierina, Mandzukic di testa piazza il pallone nell’area piccola dove l’unico a scattare è Barzagli, che a tu per tu con Sportiello piazza in rete e realizza il suo secondo gol in bianconero, 91 partite di campionato dopo il primo.
L’Atalanta non crea particolari pericoli, ma mostra una buona condizione atletica e Allegri manda in campo forze fresche, inserendo Lemina e Alex Sandro al posto di Khedira e Pereyra.
Ancora una volta il tecnico ci vede lungo, perché dopo una ventina di minuti dal suo ingresso in campo, proprio nel miglior momento dell’Atalanta, Lemina inventa un gol da antologia: al limite fa fuori Paletta con un doppio passo, evita anche Toloi e spara nell’angolino l’esterno destro che chiude la partita.