QN, Il GIORNO, Il Resto del Carlino, La Nazione ed. del 2 luglio 2016 · LA FIDUCIA MINATA DALLE TASSE (A.Colombo Clerici)
A s s o e d i l i z i a Associazione della Proprieta’ Edilizia Milano
“LA FIDUCIA MINATA DALLE TASSE” (A.Colombo Clerici)
Se è vero, come è vero, che la ripresa economica di un Paese passa principalmente attraverso l’incremento dei consumi e degli investimenti privati, è altrettanto vero che tale incremento non ci potrà essere qualora famiglie e imprese siano oppresse da una tassazione fuori misura che, oltre a limare pesantemente le risorse,
non concorre certamente a rigenerare quella fiducia che ne e’ fattore determinante.
Trattando del settore immobiliare, e pur dando atto ai nostri decisori che l’abolizione di Imu e Tasi – ma per la sola prima casa – rappresenta una inversione di tendenza della politica fiscale in questo campo, non possiamo sottacere che continua a gravare su chi loca un livello di tassazione insopportabile.
Con la “manovra Monti”, adottata in un momento di gravissima emergenza, è triplicata l’imposizione fiscale sugli immobili. Uno studio di Confedilizia denuncia che le imposte statali e locali (ben sette), raggiungono un livello tale da erodere fino all’8o% del canone di locazione. Il livello di tassazione sfiora il l00% se alle tasse si aggiungono le spese (di manutenzione, assicurative, di gestione amministrativa ecc.) e gli oneri di adeguamento tecnologico, ai quali il proprietario-locatore deve far fronte. Senza considerare, in generale, il rischio di morosità e di insolvenza.
Un aiuto al locatore deriva dalla cosiddetta “cedolare secca”, un regime facoltativo che si sostanzia nel pagamento di un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali (per la parte derivante dal reddito dell’immobile) ed esime dal pagamento delle imposte di registro e di bollo. Un regime che tuttavia e’ riservato solo alla locazione residenziale. Per le locazioni di negozi, locali pubblici, studi professionali, invece, nulla si e’ fatto.
Nel settore del commercio, la crisi è drammatica: 630.000 negozi sfitti, uno su quattro, spesso a causa di canoni che il proprietario non è in grado di ridurre. L’unico modo per rivitalizzare il settore è restituire un minimo di redditività all’investimento e così ricostituire una virtuosa dinamica economica ora compromessa dalla fiscalità. Si permetterebbe alla locazione di assolvere ad una vera e propria funzione sociale: quella di rappresentare una forma indiretta di finanziamento delle imprese commerciali che altrimenti debbono sobbarcarsi il costo dell’acquisto dell’immobile nel quale esercitare l’attività. Pensiamo alle aziende di piccole dimensioni ed alle start up.