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Italia, calano le esportazioni.

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A giugno 2016 le esportazioni registrano un lieve calo congiunturale (-0,4%) mentre le importazioni (0,0%) risultano stazionarie. Il surplus commerciale è di 4,7 miliardi, ampiamente superiore a quello di giugno 2015 (+2,8 miliardi).

La lieve flessione congiunturale dell’export è la sintesi di un calo delle vendite verso i mercati Ue (-0,9%) e di un aumento di quelle verso i paesi extra Ue (+0,3%). I beni di consumo (-1,3%) e i beni intermedi (-1,2%) sono in diminuzione, mentre i prodotti energetici (+4,7%) e i beni strumentali (+0,8%) risultano in crescita.

Nel secondo trimestre 2016, rispetto al trimestre precedente, l’aumento delle esportazioni (+2,4%) è superiore a quello delle importazioni (+1,8%). La crescita dell’export è determinata da entrambe le aree di interscambio: +2,9% per l’area extra Ue e +2,1% per l’area Ue. I prodotti energetici registrano l’espansione più consistente (+15,2%).

A giugno 2016 la flessione tendenziale dell’export (-0,5%) è da ascrivere esclusivamente all’area extra Ue (-2,8%), mentre l’area Ue (+1,3%) risulta in crescita.

Le vendite di prodotti petroliferi raffinati (-34,7%) sono in forte diminuzione mentre le esportazioni di mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (+11,9%) e di prodotti dell’agricoltura, della silvicoltura e della pesca (+8,1%) contrastano il calo tendenziale dell’export.

A giugno 2016 le esportazioni verso paesi MERCOSUR (-18,2%), Turchia (-12,6%) e Belgio (-11,2%) registrano un significativo calo tendenziale. Si segnala l’aumento delle vendite verso il Giappone (+17,0%).

A giugno 2016 la diminuzione tendenziale dell’import (-6,1%) è determinata principalmente dall’area extra Ue (-13,0%) e dagli acquisti di prodotti energetici (-27,6%).

Nel primo semestre l’avanzo commerciale raggiunge 23,3 miliardi (+35,5 miliardi al netto dei prodotti energetici). Si rileva un aumento tendenziale dei volumi per entrambi i flussi: +4,1% per l’import e +0,7% per l’export.

I dati Eurostat disponibili per i primi cinque mesi dell’anno indicano per le esportazioni italiane un tasso d’incremento rispetto allo stesso periodo del 2015 pari allo 0,1%, identico a quello dell’Area euro. Il contributo dell’Italia alle esportazioni dell’Area euro è stabile (11,1%), mentre sono in aumento quelli di Germania (da 32,0% a 32,5%), Francia (da 12,2% a 12,3%) e Spagna (da 6,8% a 7,0%).

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