Continua la crescita del debito pubblico. A novembre, secondo quanto informa la Banca d’Italia, è stato pari a 2.229,4 miliardi, in aumento di 5,6 miliardi rispetto al mese precedente quando era tornato a salire dopo la pausa di settembre. L’incremento, spiega l’istituto centrale, è dovuto al fabbisogno mensile delle amministrazioni pubbliche (7,1 miliardi), parzialmente compensato dalla diminuzione delle disponibilità liquide del Tesoro (per 1,6 miliardi, a 46,1 miliardi. Erano pari a 74,4 miliardi alla fine di novembre del 2015).
A novembre le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 33,8 miliardi (34,6 nello stesso mese del 2015). Lo informa la Banca d’Italia secondo cui nei primi undici mesi del 2016 sono state pari a 368,4 miliardi, in crescita del 4,3 per cento rispetto al corrispondente periodo del 2015. “Al netto di alcune disomogeneità contabili e temporali (riguardanti principalmente l’IVA, le ritenute Irpef e l’imposta di bollo virtuale), rileva l’istituto centrale, si può stimare che la dinamica sia stata più contenuta”.