L’antitrust europeo ha formalmente bloccato la fusione da 28 miliardi di dollari tra Deutsche Boerse e London Stock Exchange Group. Secondo la Commissione Europee le parti non sono state in grado di offrire rimedi adeguati per cancellare i timori sull’impatto della fusione sul mercato borsistico e la concorrenza. Lo stop alla fusione era comunque atteso da tempo, in particolare da quando, lo scorso febbraio, Lse aveva messo in chiaro la sua intenzione di non cedere la maggioranza della piattaforma italiana per il reddito fisso Mts come richiesto dai funzionari di Bruxelles. Il diniego del gestore londinese, che controlla anche Borsa Italiana, ha messo così a rischio la mega-fusione che avrebbe creato il maggior operatore borsistico d’Europa. Verso la fine dell’iter di analisi condotto dalla Commissione Europea, le due società hanno proposto come unico rimedio la cessione del business francese di clearing di derivati Lch a Euronext per 510 milioni di euro. Gli uffici antitrust della Ue, dopo aver avviato le relative consultazioni con i partecipanti del mercato, hanno pero’ stabilito che la soluzione Lch non fosse sufficiente ad alleviare i timori sulla creazione di un monopolio de facto nel mercato del reddito fisso in seguito alla fusione.