Sovranismo e Globalizzazione Convegno Milano – Tremonti, Malloch, Valditara
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Dibattito a Milano organizzato Breitbart Italia & Logos con la collaborazione di Newsagielle.it
A CONFRONTO SOVRANISMO E GLOBALIZZAZIONE
Sullo scottante confronto tra sovranità nazionale e globalizzazione che coinvolge sia l’Europa, sia gli Stati Uniti, si è svolto a Milano un interessante dibattito pubblico organizzato da Breitbart Italia & Logos con la collaborazione di Newsagielle.it.
Tra i relatori personalità di rilievo quali il probabile ambasciatore USA presso l’Unione Europea, il docente universitario Ted Malloch, l’ex ministro dell’Economia e senatore Giulio Tremonti, il docente universitario di Diritto pubblico romano Giuseppe Valditara e già senatore, il responsabile di Breitbart Italia e giornalista Thomas Williams, l’amministratore delegato del Corriere del Ticino Marcello Foa, coordinati ottimamente dal giornalista Gianluca Savoini.
Le differenze tra sovranisti (che troppo sbrigativamente vengono talvolta indicati come populisti) e globalisti sono note: in estrema sintesi, i primi rivendicano autonomia culturale, politica e amministrativa dei Paesi aderenti all’UE, la quale dovrebbe essere rifondata; i secondi propugnano un “supergoverno” su tutti i temi citati nell’ottica di una omogeneizzazione globale, appunto.
Secondo Tremonti, la globalizzazione ha portato molti guasti: disoccupazione, crisi finanziaria, tensioni nel mondo con il moltiplicarsi di segnali di guerra, perdita di valori nazionali quali cultura, famiglia, identità, autorità. Con una battuta ha detto che, nel 60° anniversario dell’Unione Europea, il panorama è di grande confusione, con la proposizione dei scenari più diversi: unico punto in comune, la difesa dell’auto tedesca.
Crollata la cattedrale ideologica nel cui tabernacolo c’era il principio della globalizzazione, il quale contempla l’eliminazione dei confini, l’Europa deve tenere conto delle esigenze diverse dei singoli Stati: “Lo si fece già con l’adesione della Gran Bretagna nel 1975 che beneficiò di particolari condizioni, perché non ora?” ha chiosato.
Tremonti ha osservato, tra l’altro, come il meccanismo dei fondi europei, che l’U.E. riceve dagli Stati membri e poi assegna alle Regioni bypassando gli stati, sia profondamente distorto e distorcente.
Alcune nostre Regioni, che non riescono ad accedervi, di fatto finiscono per favorire altri stati la cui crescita viene da noi “finanziata”.
Per Malloch che, portando i saluti del presidente Donald Trump ha assicurato ai sovranisti “avete un amico a Washington”, l’amministrazione USA ha fatto in 100 giorni molto di più dei predecessori, con l’obiettivo finale di allontanarsi dalla globalizzazione. Prossime tappe, eliminazione dell’Obamacare, diminuzione delle tasse, muro ai confini meridionali del Messico, ristrutturazione dell’esercito, nuovo impegno della Nato, destrutturizzazione dello Stato con la eliminazione della burocrazia, prossimo accordo tra USA e Regno Unito.
Valditara da raffinato storico, ha ricordato lo scontro plurisecolare tra élite e popolo che ha visto nella medievale Magna Charta britannica – contratto tra potere e amministrati – la vittoria dei cittadini; e, passando per l’Illuminismo, è arrivato ai giorni nostri nei quali si avvicina il fallimento dell’Unione Europea per la rinuncia ad avere una identità propria cancellata dal globalismo, il quale propugna, tra l’altro, l’eliminazione dei confini e quindi il “diritto” di chiunque ad emigrare dovunque.