IQ. 12/01/2013 “Rispettare la legge è un obbligo, ma il problema può risolversi in poche mosse”
“E’ stato usato un sistema semplice, ma adatto a stimare quanti passeggeri hanno l’abitudine di viaggiare sui bus romani senza pagare il biglietto. Controllori salgono a bordo contemporaneamente da tutti gli ingressi e chiusura delle porte. Sulle linee del centro 64 e 40 di circa 190 passeggeri controllati, in quasi 2 ore, 9 (5 %) sono stati sorpresi a bordo senza biglietto. A questa evasione certa deve aggiungersi la stima di un altro 5% relativo al fuggi fuggi dei portoghesi che si è regolarmente ripetuto ad ogni fermata sommato a coloro che, in attesa senza biglietto, non sono saliti sul mezzo. Il dato è preoccupante se si considera che è stato rilevato in un breve periodo e solo in due linee del centro storico. Nelle zone periferiche, dove i controlli sono quasi nulli, il dato dell’evasione potrebbe superare il 30% dimostrando una diffusa tendenza ad aggirare le norme e a viaggiare in modo illegale”. Lo dichiara il presidente della Commissione Sicurezza di Roma Capitale Fabrizio Santori, che ha preso parte oggi ad un controllo di routine organizzato da Atac per stanare i furbetti del mezzo pubblico.
“I dati emersi sono importanti soprattutto se si considera che Atac, tra bus, tram e filobus, ha un parco di 2.287 mezzi e garantisce ogni giorno circa 4 milioni di spostamenti. E’ necessario intervenire subito innanzitutto aumentando i controlli in periferia, il problema può essere risolto in poche mosse ripristinando finalmente la legalità e limitando le perdite che oggi l’azienda subisce. Rimettere in servizio i bigliettai potrebbe essere forse troppo costoso e i controllori non possono essere ovunque, ma una soluzione semplice ed economica sono i tornelli direttamente sui bus, mentre un altro rimedio efficace sarebbe quello, già in uso in molte città del mondo, di pagare il biglietto direttamente all’autista. E’ necessario però prendere una decisione ed intervenire subito per porre fine a questa situazione. E’ tempo che quei troppi che fingono di non saperlo rammentino finalmente che rispettare la legge è un obbligo, e per tutti”, conclude Santori.