Comunicato Stampa di Donato Robilotta Coordinatore dei Socialisti Riformisti, già Consigliere Regionale del Lazio
IQ. 14/01/2013 – Nel Lazio l’emergenza rifiuti è strutturale perché manca l’impiantistica sufficiente per chiudere il ciclo, oltre al basso livello di raccolta differenziata.
Abbiamo solo tre impianti di termovalorizzazione, che funzionano solo in parte, quando in Lombardia ne abbiamo 13, in Veneto 5, in Emilia 10 e in Toscana 8, solo per fare alcuni esempi..
Questi tre impianti, a Malagrotta è stata costruita solo una linea che è in fase di sperimentazione, a Colleferro come tutti sanno durante l’anno funziona a malapena una linea e a S.Vittore sono in funzione due linee, la terza dovrebbe trattare i fanghi, hanno oggi una capacità di trattamento reale di cdr non superiore a 300 mila tonnellate l’anno.
Il Ministro Clini, al quale lancio un appello per riaprire un tavolo di discussione con le province, fa bene a chiedere che tutti gli impianti di TMB vadano a regime, ma se lo facessero, con la capacità di trattamento che hanno, pari a un milione 900 mila tonnellate di rifiuti, produrrebbero oltre 600 mila tonnellate di cdr, di cui la metà andrebbe in discarica, e sarebbe come buttare il petrolio nel water, perchè non abbiamo impianti di termovalorizzazione sufficiente.
Per questo il ministro e il super commissario dovrebbe immediatamente costruire le condizioni per la costruzione del gassificatore di Albano, delle altre due linee del gassificatore a Malagrotta e la costruzione dei cinque impianti di TMb già autorizzati nel 2008 (Latina, Rieti, Colleferro, Bracciano e Guidonia), in modo da portare la capacità di trattamento dei rifiuti a due milioni e cinquecentomila tonnellate all’anno.
Anche portando la differenziata al 50% nei prossimi due anni, probabilmente servirebbe un altro impianto di TMB a Roma e un termovalorizzatore a Latina.
Solo in questo modo costruiremmo un sistema virtuoso e un ciclo dei rifiuti completo che scongiurerebbe per sempre l’emergenza rifiuti.