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La soddisfazione per la propria vita diminuisce all’aumentare dell’età

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Nei primi mesi del 2017, dopo l’evidente crescita registrata nel corrispondente periodo del 2016, la soddisfazione dei cittadini per le condizioni di vita non mostra ulteriori segni di progresso.

Rispetto al 2016, si rileva una complessiva conferma delle stime sulla percezione della situazione economica di famiglie e individui.

Stabile anche la soddisfazione per le relazioni familiari, le condizioni di salute e il lavoro mentre è in leggera diminuzione quella per le relazionali amicali e il tempo libero.

In lieve flessione, pur mantenendosi su livelli superiori al 2015, la stima delle persone di 14 anni e più che esprimono un’alta soddisfazione per la propria vita nel complesso: dal 41% del 2016 al 39,6% del 2017.

La soddisfazione per la propria vita diminuisce all’aumentare dell’età: risultano altamente soddisfatti il 52,8% dei giovani tra 14 e 19 anni e il 33,9% degli ultra 75enni. Fanno eccezione le classi di età 35-44 e 65-74 anni: in entrambi i casi la quota di coloro che indicano punteggi più alti è superiore rispetto alla classe di età che li precede. Le stime non mostrano invece, sostanziali differenze per genere.

La quota di persone di 14 anni e più soddisfatte della propria situazione economica si è stabilizzata al 50,5% nel 2017 dopo la crescita del 2016.

La soddisfazione per la dimensione lavorativa è stabile: il 76,2% degli occupati si dichiara molto o abbastanza soddisfatto, come nel 2016. Sono più soddisfatte del lavoro le donne (77%) rispetto agli uomini (75,5%).

Nel 2017 aumenta, invece, la quota di famiglie che giudicano la propria situazione economica stabile (dal 58,3% del 2016 al 59,5%) o migliorata (dal 6,4% al 7,4%).

Il giudizio sull’adeguatezza delle risorse economiche familiari mostra segnali di maggiore incertezza: la quota di famiglie che le valuta adeguate scende dal 58,8% del 2016 al 57,3%

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