IQ. 23.01.2013 – “Nel Lazio crescono le rapine e lo spaccio di stupefacenti , eppure assistiamo ad un depotenziamento delle attività di sicurezza”, questo il motivo per il quale la Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia terrà un sit – in di protesta oggi, martedì 22 gennaio a Roma davanti alla sede della DIA in piazza Cola di Rienzo 27, a partire dalle ore 9,00.
I dati dell’ultimo rapporto della Regione Lazio sulla criminalità, evidenziano come le provincie del Lazio, siano divenute una testa di ponte per la criminalità organizzata verso la Capitale, mentre sempre più spesso le attività criminali in alcuni quartieri periferici di Roma sono gestite dai clan; abbassare la guardia in questo momento equivarrebbe a consegnare il territorio nelle mani della criminalità organizzata.
Il sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato, denuncia un graduale arretramento dell’azione di contrasto, che passa per la riduzione delle indennità di servizio, l’abbassamento del monteore straordinario, la tassazione delle indennità missione ed i tagli alla sicurezza che stanno compromettendo l’operatività delle Forze di Polizia.
“Stanno uccidendo la sicurezza – spiega la Segreteria Regionale del Lazio della Consap – l’agonia della Direzione Investigativa Antimafia, struttura interforze d’elite, ne è la dimostrazione. In dodici anni i fondi per la Dia sono diminuiti di tre volte, mentre la motivazione professionale è ormai ai minimi storici. Stiamo assistendo alla fuga dei professionisti migliori dalla Direzione Investigativa Antimafia, dal 2011 ad oggi la percentuale e di – 30% ed è destinata a salire.
La vicenda della DIA e solo la punta dell’iceberg di un’istituzione allo sbando, in cui si privilegia l’immagine all’efficienza, con dirigenti che si muovono con macchina blindata e scorta armata, mentre il personale ne è spesso privo. Nel più assoluto silenzio, si sta smantellando una struttura di polizia che in 20 anni di attività ha sequestrato beni per 7,7 miliardi, assicurando alla giustizia oltre diecimila persone appartenenti alla criminalità organizzata.
Occorre un’inversione di tendenza – sostiene la Consap – della quale deve farsi carico il Ministro dell’Interno. Le attività della DIA sono fondamentali per disarticolare le organizzazioni criminali, garantendo nel contempo allo Stato sequestro di beni per decine di miliardi ogni anno, beni che, una volta confiscati, si trasformano in risorse per tutte le Forze di Polizia da destinare alla lotta alla criminalità.