A gennaio 2018, rispetto al mese precedente, entrambi i flussi commerciali sono in diminuzione: -4,4% per l’import e – 2,5% per l’export.
La diminuzione congiunturale dell’export, dopo tre mesi consecutivi di crescita, è determinata dal calo delle vendite sia verso i mercati extra Ue (-3,8%) sia verso i mercati Ue (-1,5%). Anche la flessione degli acquisti è da ascrivere ad una riduzione in entrambe le aree: -4,6% per i paesi Ue e -4,1% per quelli extra Ue.
Negli ultimi tre mesi l’export cresce congiunturalmente dell’1,7%, con un incremento più ampio per i paesi extra Ue (+3,0%) rispetto a quelli Ue (+0,7%).
In termini tendenziali, a gennaio 2018 si rileva un aumento significativo sia dell’export (+9,5%) sia dell’import (+7,8%), entrambi determinati principalmente dalla sostenuta crescita dell’interscambio con l’area Ue. Al netto delle differenze nei giorni lavorativi (22 a gennaio 2018 contro 21 di gennaio 2017), l’aumento risulta più contenuto: +2,7% per l’export e +3,1% per l’import.
Tra i settori che contribuiscono in misura più rilevante alla crescita tendenziale dell’export, si segnalano articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+25,9%), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+17,1%), sostanze e prodotti chimici (+14,4%), prodotti delle altre attività manifatturiere (+13,4%) e prodotti alimentari, bevande e tabacco (+12,8%).
Rispetto ai principali mercati di sbocco, Spagna (+10,7%) e Germania (+9,8%) sono i più dinamici all’export. Si segnala inoltre la marcata crescita tendenziale delle esportazioni verso Svizzera (+22,0%), Regno Unito (+8,6%) e Francia (+8,4%).
A gennaio 2018, il saldo commerciale è pari a -87 milioni (-575 milioni a gennaio 2017). Al netto dell’energia, si registra un avanzo di 3,0 miliardi di euro.
Nel mese di gennaio 2018 l’indice dei prezzi all’importazione dei prodotti industriali aumenta dello 0,4% rispetto al mese precedente e dell’1,5% nei confronti di gennaio 2017.