ancora un licenziamento. Anzi trenta. Si tratta di alcuni dipendenti di Multiservizi che hanno ricevuto, a conclusione di una procedura di mobilità, le lettere di licenziamento. Senza alcun rispetto delle procedure, del decreto Madia e con il totale silenzio del Campidoglio.
“I vertici dell’azienda partecipata del Comune decidono che le norme contenute nella legge Madia non si applicano alla propria azienda – commentano il segretario regionale della Uil di Roma e del Lazio, Pierluigi Talamo, e il segretario della Uil Trasporti, Stefano La Dogana – e piuttosto che avviare un eventuale processo legato alla gestione di possibili esuberi attraverso una mobilità tra le aziende partecipate, licenziano i dipendenti”.
Multiservizi occupa circa 4000 lavoratori e svolge lavori di pulizia, igiene, manutenzione, sicurezza e agibilità di scuole comunali e statali, asili nido, aree verdi, monumentali e archeologiche, spiagge, edifici e spazi ad uso pubblico.
“Si tratta di una partecipata dal Comune di Roma e alla pari di tutte le altre società detenute o controllate deve essere riorganizzata secondo le regole del Decreto Madia – proseguono Talamo e La Dogana – e invece si agisce in modo intollerabile, senza alcuna considerazione anche dell’accordo sottoscritto dai sindacati confederali con il Comune di Roma nel quale si concordava che la gestione della riforma Madia non avrebbe prodotto alcun licenziamento. E invece anche le risposte ricevute dal Campidoglio, e nello specifico dall’assessore alle partecipate Gennaro e dal direttore Generale Giampaoletti, sono state assolutamente insufficienti e dimostrano, quindi, quanto la proprietà non abbia il controllo della gestione di una sua partecipata. Cosa che reputiamo estremamente grave. Continueremo pertanto a incalzare l’amministrazione comunale per cercare di porre rimedio allo scempio compiuto e metteremo in atto tutte le iniziative utili a tutelare i lavoratori tutti, anche attraverso le opportune iniziative legali”.