A gennaio, per il fatturato dell’industria si rileva, dopo tre mesi consecutivi di crescita, particolarmente marcata a dicembre, un calo congiunturale (-2,8%); nella media degli ultimi tre mesi, si registra, comunque, un incremento congiunturale del 2,1%.
Anche per gli ordinativi, a gennaio si rileva una flessione congiunturale (-4,5%) che segue l’accelerazione registrata a dicembre 2017; la dinamica congiunturale degli ultimi tre mesi rimane tuttavia positiva (+1,7%).
La diminuzione congiunturale del fatturato a gennaio è pari a -2,8% sia sul mercato interno sia su quello estero. Anche gli ordinativi segnano decrementi su entrambi i mercati (-6,4% per il mercato interno e -1,9% per quello estero).
Gli indici destagionalizzati del fatturato mostrano diminuzioni congiunturali diffuse in tutti i raggruppamenti principali di industrie, più rilevanti per i beni strumentali (-5,8%).
Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 22 contro i 21 di gennaio 2017) il fatturato totale cresce in termini tendenziali del 5,3%, con incrementi del 4,6% sul mercato interno e del 6,3% su quello estero.
L’indice grezzo del fatturato aumenta, in termini tendenziali, dell’8,6%: il contributo più ampio a tale incremento viene dalla componente interna dei beni intermedi.
Per il fatturato il settore che registra il maggiore incremento è quello della metallurgia (+13,2%); mentre l’unica variazione negativa nel comparto manifatturiero si rileva per i mezzi di trasporto (-1,9%).
Nel confronto con il mese di gennaio 2017, l’indice grezzo degli ordinativi segna un aumento del 9,6%. L’incremento più rilevante si registra nella fabbricazione di macchinari (+16,6%).