Alta tensione dopo l’attacco militare di Usa, Regno Unito e Francia in Siria. Il Pentagono ha assicurato che si è trattato di un’operazione “one time shot” e che, almeno in tempi brevi, non ci saranno altri attacchi. Ma si teme il rischio di una escalation in Siria. Tutti gli occhi sono puntate sulle due superpotenze Usa e Russia e sulle loro prossime mosse.
Il numero uno della Casa Bianca Donald Trump ha esultato così ieri su Twitter: “Missione compiuta!“, parlando di “un attacco perfettamente eseguito”. Mentre il presidente russo Vladimir Putinha condannato duramente l’azione definendola “un atto di aggressione contro una nazione sovrana”.
Lo scontro ieri si è spostato al Consiglio di sicurezza dell’Onu . Non è passata la risoluzione proposta dalla Russia per condannare i raid scattati all’alba di ieri – a una settimana dal sospetto attacco chimico su Douma – che hanno colpito diversi obiettivi, tra cui un centro di ricerca a Damasco e un deposito di armi chimiche a ovest di Homs.
L’ambasciatore russo alle Nazioni Unite, Vassily Nebenzia, ha lanciato un duro attacco contro gli Stati Uniti, definendo i raid un’azione aggressiva di Washington e dei suoi alleati.