‘Il 1 Maggio abbiamo deposto una corona di fiori nel cimitero di Marcognano per commemorare le vittime sul lavoro delle cave di Carrara: è assurdo e inaccettabile che dal 1911 non sia cambiato nulla, il numero degli infortuni mortali è sempre lo stesso”.
Dal palco di Prato, dove quest’anno si è celebrato il Primo Maggio, il Segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, ha rimarcato la sua preoccupazione e indignazione per questo grave e drammatico fenomeno. “Quando gli incidenti sul lavoro si ripetono sempre uguali – ha sottolineato Barbagallo – vuole dire che non si tratta più di infortuni: di fronte a tanta negligenza, c’è bisogno di maggiore rigore. Così come è stato definito l’omicidio stradale, bisognerà pensare a qualcosa di simile per salvaguardare con più efficacia la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Serve una strategia nazionale – ha concluso Barbagallo – ed è necessario accrescere la partecipazione dei lavoratori e dei delegati”.