Il leader socialista Pedro Sánchez ha giurato come nuovo presidente del governo spagnolo davanti al re Felipe VI. Formerà un governo monocolore, solo ministri del Psoe, e di minoranza, nel quale è previsto almeno un rappresentante del Psc, la costola catalana del partito socialista.
Nel parlamento spagnolo i socialisti hanno 85 seggi su 350 e ogni iniziativa per essere approvata dovrà contare con l’appoggio di tutti gli altri partiti – da Podemos agli autonomisti – che hanno votato la mozione di sfiducia approvata con 180 voti favorevoli ieri mattina. Durante la cerimonia con il re era presente anche il presidente uscente Mariano Rajoy. Per la prima volta nella storia della democrazia spagnola, Sánchez non ha giurato l’incarico con la mano sulla Bibbia e nella sala non c’era neppure il crocefisso.