Le 8.20, metro B. E non è una mattina come le altre. Sta per iniziare lo sciopero dei mezzi, i vagoni sono stracolmi di gente. Il treno che sta per arrivare si ferma all’improvviso in galleria prossimità della fermata Policlinico. Si sente un’esplosione, poi un’altra. Poi cala il buio. Si accendono i cellulari. Scoppia il panico.
C’è chi inizia a sentirsi male, chi manda messaggi, chi twitta impazzito, chi telefona al 112 parlando di bombe. Per venti minuti i passeggeri restano chiusi all’interno dei vagoni bollenti, al buio. Non si capisce cosa sia successo. Si scoprirà poi che c’è stato un guasto alla linea elettrica aerea e che si è trinciato di netto un cavo: da qui il rumore che sembrava un’esplosione.