Gli “xenofobi” che hanno sparato con una scacciacani a un ragazzo del Gambia a Pistoia, infatti, sono due ragazzi di 13 anni. Due minori. Lo hanno fatto, hanno spiegato gli investigatori, solo per passare un “momento goliardico”.
Insomma, così come per l’uovo di Daisy (a gettarlo furono alcuni ragazzi tra cui il figlio di un consigliere Pd), anche questo caso passa dal razzismo alla goliardia.
I fatti risalgono al 2 agosto. Un ragazzo del Gambia, ospite nella parrocchia di don Biancalani, il prete più volte finito in polemica con Matteo Salvini, era stato preso di mira da offese e colpi di pistola (a salve). “Urlavano bastardo e nero. Poi due italiani mi hanno sparato”, aveva raccontato Buba supportato dal don. Subito il fattaccio era finito nell’elenco degli assalti xenofobi che per giorni hanno contribuito a disegnare un’Italia da Far West.
Peccato, però, che si trattasse di ben altro. Secondo gli investigatori, quando i due ragazzini hanno ammesso le loro responsabilità hanno spiegato che si è trattato di “un momento goliardico, escludendo qualsiasi riconducibilità a motivi razziali o politici”.
La Digos e la procura, osservando le immagini di videosorveglianza nella zona di Vicofaro dove erano stati registrati gli spari a salve, hanno notato la presenza di un gruppetto di minorenni. Le indagini hanno poi portato alle case dei due minorenni che, di fronte alle perquisizioni, hanno deciso di vuotare il sacco.