IQ. 29/01/2013 – “Fine del commissariamento della sanità del Lazio, basta alle discariche, stop alla cementificazione edilizia, reddito minimo garantito per tutti e taglio immediato degli stipendi e dei vitalizi dei consiglieri regionali.
Nel Lazio, unica regione in cui siamo presenti con una nostra lista alle prossime elezioni regionali, Rivoluzione civile parte da questi cinque obiettivi”. Lo ha dichiarato stamane Sandro Ruotolo, candidato presidente della lista Rivoluzione civile, aprendo la conferenza stampa tenuta questa mattina, presso il Congressi Cavour, per presentare la lista dei candidati di Rivoluzione civile per il Consiglio regionale del Lazio alla presenza di Antonio Ingroia. Sono intervenuti i candidati Nando Bonessio, Carmine Fotia, Marco Giustini, Serena Malta, Fabio Nobile, Ezio Paluzzi e Ivano Peduzzi.
“Nel Lazio è emergenza ambientale e sociale. – afferma Nando Bonessio, presidente Verdi Lazio e candidato Lista Rivoluzione Civile del Lazio – I rifiuti sono fuori controllo, così come il governo del territorio dove assistiamo a una crescita della speculazione edilizia e a uno sciagurato aumento del consumo di suolo, per non parlare dell’inquinamento da traffico nelle città dove è emergenza continua. Le vertenze delle aziende in crisi sono ‘fabbriche’ di precarietà e disoccupazione in cui la Regione svolge un’avvilente ruolo di mera gestione burocratica. Trovare soluzioni a queste crisi è possibile, ma bisogna agire con una rottura netta, coniugando legalità, trasparenza e green economy, pensando al futuro di tutti e non alle lobby d’interesse responsabili di questo sfascio. Questo è il senso della nostra partecipazione a Rivoluzione Civile”.
“Tra festini, parentopoli, tangenti e fondi illeciti la destra ci ha condotti dal Modello Roma al Bordello Roma – afferma il candidato Carmine Fotia della Rete 2018 per Rivoluzione civile. “La voce dell’opposizione è stata flebile e la sua azione indecisa. Mentre la cricca godeva e si arricchiva, aumentavano, in città e in regione, il degrado, la povertà, il disagio. Da giornalista ho condotto battaglie contro la mafia, in difesa della legalità e del lavoro, contro ogni forma di discriminazione, per uno sport pulito che sia scuola di vita. Ora ho deciso di passare dall’Indignazione all’Impegno: dove altro serve una vera e propria Rivoluzione Civile, se non qui, se non ora?”.
“Sono stato l’unico consigliere del Movimento 5 Stelle a Roma negli ultimi cinque anni e sono uscito perché antifascista”- dichiara Marco Giustini, candidato indipendente per Rivoluzione Civile nel Lazio. “La politica non è una professione ma un servizio civico a tempo limitato quindi questo sarà il mio secondo ed ultimo mandato e mi ridurrò lo stipendio a 2500 euro restituendo il resto. Saranno i cittadini a decidere la mia azione quotidiana di consigliere attraverso internet. Continuerò a lavorare per la difesa dei beni comuni e contro il capitalismo liberista, per uno sviluppo fatto di piccole opere utili con i soldi delle grandi opere inutili, per rifiuti zero e contro discariche ed inceneritori, per una sanità pubblica e contro la chiusura degli ospedali, per creare e redistribuire la ricchezza con l’economia solidale ed il reddito di cittadinanza universale ed incondizionato”.
“La mia candidatura in Rivoluzione Civile –spiega Serena Malta, giornalista e candidata IdV per Rivoluzione civile del Lazio – è la risposta al femminile conquistata con il lavoro e la fatica, unica politica che conosco e riconosco. In Regione ho il dovere di rappresentare il popolo dei senza casa, dei senza lavoro e del precariato, per difendere e far crescere la cultura e per rivendicare il diritto alla salute e all’assistenza ed oppormi alle logiche della cementificazione che non rispondono ai bisogni della gente e favoriscono le speculazioni. Dopo aver visto lo scadimento politico della precedente consigliatura ho deciso di metterci la faccia affinché quello che è accaduto non accada più”.
Per Fabio Nobile, candidato per il PdCI nella Lista Rivoluzione Civile Lazio,“l’obiettivo è porre al centro del nuovo governo regionale le esigenze di chi lavora, stabilmente o in modo precario, di chi il lavoro lo cerca e di chi ha lavorato. Il diritto all’abitare, al lavoro e allo studio, il rilancio della sanità pubblica, l’obiettivo rifiuti zero per liberare il Lazio da discariche e inceneritori, un taglio ai costi della politica con un tetto massimo di stipendio di tremila euro per i consiglieri. Siamo e saremo alternativi perché lavoreremo al servizio di chi vive della propria fatica quotidiana e perché non saremo mai subalterni ai poteri forti”.
“Vogliamo una politica che preveda innanzitutto l’eliminazione degli sprechi e non i tagli indiscriminati ai servizi, alle attività culturali, alle politiche giovanili, all’imprenditoria, allo sviluppo, al trasporto pubblico, che sia in grado di soddisfare i bisogni e di sfatare il connubio ‘diritto=favore del politico di turno’. Un nuovo modello di gestione della cosa pubblica forte del convincimento della buona amministrazione, nel rispetto delle regole costituzionali del nostro Paese, che porti aria nuova nei palazzi e che coinvolga, nel percorso, le idee di giovani capaci e volenterosi” – dichiara Ezio Paluzzi, responsabile di Movimento Arancione Lazio, candidato della lista Rivoluzione Civile Lazio
“Come candidato del Prc in Rivoluzione Civile, – afferma Ivano Peduzzi, candidato di Rifondazione Comunista nella Lista Rivoluzione Civile Lazio – continuerò a portare in Consiglio le rivendicazioni dei cittadini, contrastando il potere corrotto e i privilegi, come già fatto con il referendum per abrogare i vitalizi. Sosterrò provvedimenti per lo sviluppo occupazionale e il reddito minimo garantito, contro discariche e inceneritori, tagli alla sanità e allo studio. Riproporrò le leggi sull’abitare, salvaguardando l’ambiente dalla speculazione prevista nel piano casa. Con Rc sposteremo le risorse dalle grandi opere alla messa in sicurezza del territorio e rilanceremo il ruolo del consiglio regionale contro il sistema dei commissariamenti e le scelte dei governi liberisti”.
“Questa è la nostra rivoluzione civile, la rivoluzione dei cittadini”- ha detto Antonio Ingroia, candidato premier per Rivoluzione Civile. “Dopo i disastri della Giunta Polverini, il Lazio ha bisogno di una rivoluzione civile e pacifica, ma agguerrita: nel nome di trasparenza, pulizia e lavoro. Giorgio Gaber diceva libertà è partecipazione, io direi che democrazia è partecipazione”.