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SPORT E NUTRIZIONE:DUE FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA

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Con il termine sportivo si fa riferimento ad un individuo che svolge attività sportiva almeno 1 / 2 volte a settimana e/o si allena regolarmente, con lo scopo intenzionale di partecipare a competizioni più o meno agonistiche.

Ecco perché l’attività sportiva deve essere accompagnata da una dieta particolare e alimentazione corretta, nonchè l’atleta deve rivolgersi perlopiù ad uno specialista (biologo,nutrizionista o dietologo), e se lo sport è praticato a livello agonistico è necessario che la dieta non venga stravolta, ma deve essere adattata ai bisogni nutrizionali provocati dall’incremento del lavoro muscolare;acquisire consapevolezza di se stessi e liberarsi dagli automatismi mentali è il primo step  dell’ inizio verso uno stile di vita “sano e corretto”.

A seconda dell’intensità dell’allenamento sportivo, che può avvenire in palestra o altro luogo “designato” su consiglio di esperti di settore, aumenta il fabbisogno calorico , di conseguenza si deve riconsiderare il quantitativo di cibo da assumere, in modo da rendere efficace il piano a misura dell’atleta.

Non esistono alimenti magici in grado di preparare uno sportivo ad una competizione meglio di altri, ma l’educazione nutrizionale può assicurare calorie sufficienti a coprire il dispendio energetico durante l’attività fisica e poter mantenere un buon livello di benessere psico-fisico, alla base per regolarizzare l’organismo, il metabolismo e lo stile di vita ( lo stile di vita sano e attivo è la soluzione o la migliore prevenzione contro le patologie legate ad una cattiva alimentazione, oltre che ad un cattivo stile di vita).

A tal proposito, Mattia Gatto-biologo nutrizionista, è intervenuto dicendo: “Una corretta nutrizione è in grado di fornire un aiuto concreto al fine di ottenere un buon rendimento sportivo, ma anche di rispondere alle necessità legate all’allenamento, al recupero della fatica e alla prevenzione di infortuni senza perdere di vista la necessità di mantenere un buono stato di salute.

In un regime alimentare giornaliero equilibrato il 60% delle calorie deriva dai carboidrati, il 20-25% dai lipidi, che possono  ricoprire anche il 35% se l’attività agonistica è particolarmente intensa, e il 10-15% dalle proteine.”

La preparazione alimentare a un evento sportivo dovrebbe iniziare almeno una settimana prima dell’evento stesso, eseguendo un’attenta valutazione delle caratteristiche dell’impegno stesso,preparandosi con anticipo e seguendo una dieta appropriata.

“Quando la competizione richiede un impegno fisico intenso superiore ai 60 minuti-afferma Mattia Gatto- si dovrebbe cercare di incrementare al massimo le riserve di glicogeno muscolare ed epatico e mantenere un livello ottimale di idratazione.

Nelle 3-4 ore precedenti la gara o l’allenamento, particolare attenzione deve essere rivolta a fornire glucosio, ritardare la fatica e mantenere una buona idratazione. Da non trascurare è l’impatto psicologico dell’alimentazione pre-gara: si deve trattare di un pasto leggero, facilmente digeribile, senza ripercussioni a livello gastroenterico ma allo stesso tempo gradito all’atleta che deve sentirsi gratificato dal pasto che assume, ovviamente sempre sotto la guida di uno specialista che provvederà a correggere eventuali errori”.

Per quanto riguarda l’apporto alimentare, è fondamentale assumere alla fine della prestazione carboidrati, proteine e fluidi, al fine di ripristinare le riserve di glicogeno e di acqua e per permettere il normale turnover delle proteine muscolari, nonché la riparazione di eventuali danni muscolari.

Grazie al contributo di Mattia  Gatto, possiamo anche aggiungere che per ripristinare l’equilibrio idro-salino spesso l’assunzione di sola acqua non aiuta, in quanto provoca riduzione della sete e aumento della diuresi. È necessario aggiungere all’acqua una piccolissima quantità di cloruro di sodio.  Bisogna considerare che le bevande utilizzate dagli atleti spesso non forniscono tutti gli elementi necessari.

Lo sport porta l’atleta a concentrare tutte le sue forze, poiché durante l’attività sportiva la produzione di radicali liberi può essere tre volte superiore la norma, è importante che nell’alimentazione ci sia un continuo apporto di sostanze antiossidanti ,derivanti da frutta e verdura, la giusta dose  per una vita ed un’alimentazione sana e corretta.

 

a cura di Matteo Spagnuolo

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