L’a.d. spiega il no a Juventus-Inter di lunedì: “Ipotesi informale e aleatoria. Lo stadio sarebbe stato aperto solo ai tifosi bianconeri. E Juve-Milan di Coppa Italia sarebbe slittata nello stesso giorno di Napoli-Inter”.
“Una proposta impraticabile e quasi provocatoria”: è la replica di Beppe Marotta, a.d. dell’Inter, alle parole del presidente della Lega di Serie A, Paolo Dal Pino, che aveva accusato il club nerazzurro di non aver voluto prendere in considerazione l’idea di giocare Juventus-Inter domani a porte aperte.
Il pubblico ammesso, ha detto Marotta all’agenzia Ansa, sarebbe stato però “solo quello juventino” e giocare lunedì “sarebbe andato contro la logica della tutela della salute pubblica, presupponendo, di fatto, la scomparsa dell’allarme Coronavirus nel giro di sole 24 ore. Da cittadino mi sento di riconoscere il momento di grande emergenza che sta attraversando il nostro paese ed i grandi problemi che ne conseguono: la tutela della salute pubblica è la priorità. Abbiamo ricevuto un’ipotesi informale ed aleatoria dal parte dell’amministratore delegato della Lega Calcio Serie A, Luigi De Siervo, nella serata di venerdì, che non abbiamo voluto neanche tenere in considerazione in quanto impraticabile e quasi provocatoria, nel rispetto dell’Inter, di milioni di nostri sostenitori e di tutti gli appassionati di calcio in generale”.